Finché la barca va lasciala andare, cantava Orietta Berti. Esattamente ciò che intende fare il marchio Alpine con la A110, il cui pensionamento non è vicino come si sarebbe potuto credere. Lo ha spiegato chiaramente l’amministratore delegato del marchio sportivo del gruppo Renault, Laurent Rossi, intervenuto negli scorsi giorni.
Alpine A110: la berlinetta andrà avanti fino al 2026
La berlinetta Alpine A110 dovrebbe rimanere sul mercato fino al 2026, quando cederà il posto a una nuova super sportiva elettrica. Dietro la decisione assunta dal management i risultati commerciali in crescita. Considerata la rivale numero uno della Porsche 718, sta avendo la meglio sulla controparte tedesca in termini di immatricolazioni (statistiche Data Force).
In totale, nel corso del 2022 sono state vendute 3.260 unità. Dei dati significativi vista la caratura. Si tratta, infatti, di un modello altamente esclusivo, il cui prezzo è alla portata di pochi. Oltretutto, negli scorsi dodici mesi le aziende della filiera automotive hanno accusato diversi problemi per quanto riguarda la catena di approvvigionamento. La carenza di materie prime e di componenti necessari alla fabbricazione delle vetture ha lasciato un forte segno nei piani commerciali dei player di settore.
Eppure, la Alpina A110 si è ben distinta. Non solo si è difesa in modo egregio, bensì ha registrato un aumento delle registrazioni. Lo stesso Rossi ha sottolineato proprio l’andamento in controtendenza dell’esemplare. Il progetto ha cinque anni e, di norma, giunto a questa fase del suo ciclo di vita comincia ad accusare una flessione. Ma siamo di fronte a un caso a sé, contraddistinto dall’incremento delle vendite.
Orgogliosi dei giudizi favorevoli riscossi dal pubblico, non hanno la benché minima intenzione di mollare il colpo. Prolungheranno la carriera il più a lungo possibile, così da ammortizzare l’investimento e trarre pieno beneficio del suo successo. Un giocattolo che funziona non ha, insomma, motivo per essere cambiato.
A più riprese la compagnia ha dichiarato di voler puntare tutto sulle full electric un domani. Devono mettersi alla prova in termini di realizzazione di bev sportivi, ha proseguito il top manager. Il modo migliore, a suo avviso, è quello di impiegare l’auto nel modo a loro familiare: hanno dei precisi riferimenti in ottica di performance, agilità e maneggevolezza.