Allarme batterie auto elettriche: i potenziali rischi 

Ippolito Visconti Autore News Auto
C’è il mito delle auto elettriche che non inquinano: una leggenda portata avanti dall’Unione europea. Adesso però emergono vari studi in proposito.
batterie auto elettriche

C’è il mito delle auto elettriche che non inquinano: una leggenda portata avanti dall’Unione europea. Adesso però emergono vari studi in proposito, sintetizzati dall’Anfia aftermarket in un dibattito che abbiamo ascoltato. Anzitutto la tecnologia oggi dominante è quella delle batterie al litio. Vanno di moda le LFP (fosfato-litio-ferro) che, a detta degli esperti, sono più economiche e più sicure. La ricerca sulle batterie allo stato solido ha attirato moltissimi investimenti. Queste batterie garantiscono maggior densità energetica, più sicurezza e, in termini di economia, si prevede arriveranno tra i 600 e 1.000 km. Sopportano fino a 6.000 cicli di ricarica di 10 minuti. Sono in fase di studio e fabbricazione le batterie a base silicio e altre batterie a base sodio. La Cina (Stato e Case auto) è il leader mondiale delle batterie con CATL e la BYD in prima fila. I cinesi sono fortissimi sia nella produzione di macchine sia nella produzione di batterie.

Allarme batterie auto elettriche: non c’è neutralità ambientale

Un dato recente fornito da GREEN CAP dice che un’auto con batteria tra 50 e 60 kw/h produce emissioni di CO2, nel suo ciclo di vita, pari a 7 milioni di tonnellate. Quindi, si cerca la neutralità ambientale, che non c’è. Le Case auto cercano di ridurre le emissioni derivanti dalle produzioni utilizzando sempre più energie rinnovabili. Sono tentativi. In teoria, la mobilità sostenibile mira a ridurre l’impatto ambientale e sociale dei trasporti, garantendo efficienza, sicurezza e accessibilità. 

Incendio delle batterie: cautela

Il secondo problema è la difficoltà di spegnimento di incendi di batterie delle auto elettriche. Con possibilità di ripartenza delle fiamme anche dopo ore dal primo spegnimento. È necessario isolare la vettura per almeno 72 ore e tenere una distanza di 10-15 metri da ogni tipo di materiale infiammabile. L’utente del mezzo sa queste cose? Sa fronteggiare situazioni di pericolo nuove? Occhio a protocolli e dotazione di abbigliamento e mezzi specifici per gli operatori interessati: Vigili del Fuoco, officine e altri. 

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Trasporto e stoccaggio delle auto elettriche, come siamo messi

Le vetture elettriche richiedono un trasporto con caratteristiche differenti rispetto alle attuali vetture endotermiche. Normative specifiche in materia? Le compagnie di trasporto marittimo chiedono che la carica della batteria sia limitata tra il 20 e il 50%. È richiesto che le vetture vengano parcheggiate in zone specifiche, possibilmente all’aperto. Trasporto via terra attraverso bisarche: le elettriche devono essere etichettate. Va indicata la presenza di batteria ad alta tensione. Chi trasporta deve essere formato su procedure specifiche in caso di emergenza, di incendio.

Qual è il problema

Come spiega Stefano Lapi, Marketing Intelligence Manager di FIAMM Energy Technology, nel 2035 c’è, il bando alle termiche Ue. Se le condizioni si manterranno invariate, si assisterà, nel perimetro geografico europeo, a uno spostamento di produzione e immatricolazione di vetture a favore delle soluzioni ibride ed elettriche pure (BEV). Queste ultime raggiungeranno nel 2030 il 60% delle vetture di nuova immatricolazione sul mercato europeo: è una stima. Con una continua predominanza anche nei prossimi 5 anni delle batterie al piombo.  Lo spostamento nelle immatricolazioni si rifletterà sulla batteria a 12 volt. Nel primo equipaggiamento, si assisterà a un trend di stabilità nella tecnologia AFB (Advanced Flooded Battery) e di fortissima crescita nella tecnologia AGM (Absorbent Glass Material): nel 2027, queste saranno montate sull’85% delle nuove vetture. Diversa la situazione nell’aftermarket, dove il peso della tecnologia tradizionale (SLI) continuerà ad essere significativo, seppur in decrescita: dal 70% del 2022 al 50% nel 2027.

Nell’Ue, la Germania pensa ad altre soluzioni alternative all’elettrico: e-fuels. Gli elettro-carburanti. Fra le poche nazioni contrarie, la Polonia per voce del ministro dell’Ambiente, parla di discussioni non trasparenti e informali in cui la Germania spinge per soluzioni che avvantaggiano principalmente il suo mercato: “Questo non ha nulla a che fare con una transizione equa”. 

Intanto i cinesi di CATL presentano la super batteria da 1.000 km di autonomia

La Contemporary Amperex Technology Company, CATL, ha presentato al Salone di Pechino una nuova di batteria al litio ferro fosfato per auto elettriche speciale. La chiave è lo Shenxing Plus LFP, l’accumulatore, dà un’autonomia di 1.000 chilometri con una ricarica. Non si dice quanto costa e quanto costeranno le elettriche con questa tecnologia. Il tutto grazie alla gradazione granulare per il catodo. Si migliora la densità energetica fino a 205 Wh per kg, un livello superiore del’l8% rispetto alle attuali batterie LFP. Nodi e catodi protetti da maxi rivestimenti per aumentare la conduttività. Un software di intelligenza artificiale prevede l’impatto di una carica ad alta potenza a livello di singola cella. Tempi di ricarica per mille chilometri? Poco meno di 17 minuti.

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