Ottime notizie per Alfa Romeo, dal mercato italiano. Il Biscione, infatti, ha chiuso il mese di marzo con risultati che sono da considerare assolutamente positivi, anche perché arrivano a confermare una tendenza alla crescita che sembra ormai consolidata.
Nel mese concluso da poco, Alfa Romeo ha infatti messo a segno 3.924 immatricolazioni, dando luogo ad una crescita pari al 45% se si paragona il dato a quello dello stesso periodo del 2024. Un risultato cui hanno contribuito in particolare i privati, con la crescita dei volumi che va addirittura a posizionarsi al +65%. Considerate le difficoltà prospettate dal mercato automobilistico, una notizia che sarà sicuramente accolta con soddisfazione all’interno di Stellantis.
Il traino di Tonale e Junior
A rendere ancora più brillante la performance del passato mese di marzo, c’è anche la constatazione relativa al fatto che la quota di mercato di Alfa Romeo è ora attestata al 2,3%. Per capire meglio, si tratta della più alta mai registrata dall’aprile del 2020. Segnando quindi un rialzo dello 0,6% rispetto al dato che aveva contrassegnato il marzo del 2024.

A trainare le vendite della casa di Arese sono stati in particolare due modelli, Tonale e Junior, che sono stati salutati da un ottimo riscontro da parte dei consumatori italiani. L’Alfa Romeo Tonale ha infatti cumulato 1.794 immatricolazioni, in pratica quasi la metà delle vendite totali della casa (46%). Evidenziando una crescita del 15% nei confronti dello stesso periodo di un anno fa.
Per quanto concerne l’Alfa Romeo Junior, la compatta sportiva disponibile in versione elettrica o ibrida ha a sua volta messo a segno 1.563 immatricolazioni, il 40% delle vendite complessive del marchio nel mese di marzo.
Siamo quindi di fronte a una tendenza assolutamente positiva. Che si rivela tale anche allargando la panoramica al risultato cumulato del primo trimestre del 2025. Il periodo in esame, infatti, è stato chiuso da Alfa Romeo con 8.520 unità immatricolate, segnando un robusto +29% rispetto allo stesso periodo del 2024. Corrispondente ad una quota di mercato pari all’1,9%, in crescita di quattro decimali rispetto al precedente. Una crescita che è resa possibile proprio dall’ottimo riscontro commerciale della Junior, che nel periodo tra gennaio e marzo ha totalizzato 4.237 immatricolazioni, in pratica il 51% delle vendite complessive della casa.
Intanto, però, occhio ai dazi di Trump
Se le notizie provenienti dal mercato italiano sono ottime, sull’altro piatto della bilancia occorre mettere quelle molto meno buone provenienti dagli Stati Uniti. I dazi di Donald Trump, infatti, rischiano di rivelarsi disastrosi anche per Alfa Romeo, oltre che per tutti quei marchi che avevano scelto di ripiegare su produzioni delocalizzate al fine di reggere sul mercato USA.

A renderli tali il fatto che la casa non può fare leva su insediamenti produttivi lungo il territorio federale. Tornato sul mercato a stelle e strisce solo nel 2015, il Biscione sta lavorando alacremente per l’ennesimo rilancio in chiave elettrica e ibrida. In un segmento di mercato che sembra in effetti più consono alla clientela locale, quello delle auto premium ad alte prestazioni. Il prossimo debutto della nuova Alfa Romeo Stelvio nel 2025, cui si accompagnerà nel 2026 la nuova Giulia, sono visti alla stregua dell’inizio di una nuova era.
L’intoppo potrebbe essere proprio l’aggravio della tassazione sui modelli non prodotti in loco. Tanto che in queste ore si parla in maniera neanche velata di un ritiro del marchio dal mercato statunitense. Naturalmente non è ancora stato deciso nulla al proposito. Occorre però ricordare che l’ipotesi relativa alla creazione di un sito produttivo lungo il territorio statunitense sembra per ora da scartare. Ne conseguirebbe quindi una rinuncia che, se pur dolorosa, eviterebbe un azzardo considerato al momento improponibile per Alfa Romeo.