Alfa Romeo Stelvio 2026: il SUV del Biscione diventa elettrico e punta ai vertici

M Magarini
L’Alfa Romeo Stelvio passerà all’elettrico nel 2026: il brand del Biscione fa sempre più sul serio col programma green
Alfa Romeo Stelvio

L’Alfa Romeo Stelvio, il primo SUV del Biscione, ha compiuto il suo debutto ufficiale nel 2016. Sebbene abbia inizialmente fatto storcere il naso agli alfisti più incalliti, l’idea della Casa di Arese si è rivelata azzeccata.

Lasciarsi frenare da una scelta di mero carattere “filosofico” avrebbe significato privarsi di una grossa fetta di introiti, un lusso da accantonare per navigare nel mercato. E poi le linee adottate hanno saputo presto convincere anche chi nutriva forti dubbi in proposito. Benché sfociata in una carrozzeria differente dai soliti schemi, la natura elegante e sportiva è stata trasferita nella macchina a ruote alte. Inoltre, le performance elevate e la tecnologia all’avanguardia hanno spazzato via i dubbi con un colpo di spugna.

Il connubio di passato e presente ben riuscito è stato frutto di una programmazione sapiente. Infatti, la storia dell’esemplare affonda le radici molto prima, quando il costruttore progettò il pianale Giorgio, condiviso insieme alla berlina Giulia. Il proposito era di creare uno Sport Utility affine ai principi del Biscione sul fronte della guidabilità e del piacere al volante, valso alla fortuna dell’azienda, pur offrendo spazio e comfort per l’intera famiglia.

In termini di look, la responsabilità è ricaduta completamente sulle spalle del centro stile interno. Una presa di coraggio giustificata dal lavoro finale. Sfruttando ogni risorsa a disposizione, gli addetti ai lavori hanno realizzato un’auto dall’impronta aggressiva e muscolosa, ma, al tempo stesso, adatta ai palati fini. Il lato anteriore con il classico trilogo della compagnia aiutava a riconoscere immediatamente il padre dell’iniziativa. Fari a LED e la mascherina completavano il quadro al meglio.

Nel 2017 il veicolo è stato nominato “SUV dell’anno” dall’autorevole Top Gear e “World Car of the Year” da Autocar. Vivere di vendita esula, però, dalla forma mentis dei progettisti, pertanto l’attenzione è già proiettata al 2026. Allora, Alfa Romeo lancerà la seconda generazione della Stelvio, che sarà completamente elettrica. Vedrà la luce sulla piattaforma STLA Large e assicurerà un’autonomia superiore ai 500 km.

Andiamo a conoscerne meglio le caratteristiche, secondo le dichiarazioni degli alti funzionari della realtà meneghina. Al solito, ci focalizzeremo subito sugli esterni. Giacché sarà passato un decennio dal debutto assoluto, sarà naturale adottare degli accorgimenti, ma di che tipo? Sarà una rivoluzione oppure un’evoluzione ragionata? Cercheremo di capirlo nelle prossime righe, e lo stesso varrà in proposito all’abitacolo, a livello sia di spazi sia di dotazioni hi-tech. In conclusione, proveremo a immaginare i motori, i prezzi e le concorrenti.

Alfa Romeo Stelvio 2026: gli esterni

Alfa Romeo 2026 render

Le forme della prossima Alfa Romeo Stelvio rimangono avvolte nel mistero e così sarà fino al 2026, anno previsto per la première mondiale del rinnovato D-SUV italiano. Tuttavia, degli indizi sull’impronta estetica ci sono già. Innanzitutto, conserverà una carrozzeria “classica”, avente una lunghezza stimata di circa 470 cm. Il frontale sarà completamente reinterpretato, mediante uno scudetto a diamante liscio e pieno, il logo del Biscione sul cofano motore e una nervatura a “Y” richiamante la 33 Stradale. Manco a dirlo, non avrà le stesse velleità della supercar svelata nel 2023, d’altro canto ne condividerà alcuni dettagli.

I gruppi ottici principali saranno probabilmente accolti in alloggiamenti verticali, mentre le luci diurne a LED rimanderanno al classico spirito della compagnia. Si profilano poi delle fiancate lisce con maniglie a scomparsa e cerchi in lega richiamanti le sembianze di vecchia data. Al posteriore, sembra che compariranno luci a LED a forma di triangolo luminoso e la scritta “Alfa Romeo” scritta in carattere corsivo. È poi lecito aspettarsi una ricca gamma di optional, vista la tendenza dei consumatori di personalizzare le loro vetture. Dalla tavolozza cromatica ai cerchi in lega, una serie di dettagli sarà personalizzabile, in modo da distinguersi subito su strada.

Gli interni

L’abitacolo dovrebbe essere contraddistinto da un approccio all’avanguardia, sofisticato e minimalista. Linee pulite e materiali pregiati innalzeranno il pregio agli occhi della platea di pubblico a cui l’Alfa Romeo Stelvio si rivolgerà. Uno schermo a sfioramento tattile è pressoché certo, utile per gestire i contenuti multimediali, e lo stesso vale per il quadro strumenti digitale. È scontata l’adozione di un impianto evoluto, connesso e compatibile in modalità wireless con Apple CarPlay e Android Auto.

Le informazioni cruciali saranno riportate nel secondo schermo, facilmente consultabile dal conducente, al fine di ridurre il rischio di pericolose distrazioni. Premesso che i monitor di ampie dimensioni saranno uno dei punti focali, alla prova sul campo sono emerse delle “zone d’ombra”. Fare copia carta carbone del layout di Tesla è poco originale e desta un po’ di confusione tra i conducenti. Ecco perché, invece di riprendere in toto l’imprinting conferito dalla Casa texana, si cercheranno delle vie alternative, maggiormente in linea con l’identità di un’Alfa, dove il sapere artigianale ha un peso essenziale.

I rivestimenti in pelle o tessuto andranno ad abbellire i sedili, sportivi e avvolgenti, magari caratterizzati dalla regolazione elettrica, nonché riscaldati e dotati di funzione massaggio, oltre che di memoria. L’illuminazione sarà adattabile in base ai rispettivi gusti, in nome di uno stile ricercato. Salvo sorprese, il “clima” sarà automatico e bizona.

In totale troveranno spazio fino a cinque persone e il bagagliaio si rivelerà versatile, potendo beneficiare dell’abbattimento dei sedili posteriori per incrementare la capienza.

Numerosi sistemi ausiliari favoriranno la circolazione su strada, compresi tecnologie come l’Adaptive Cruise Control, il Lane Keeping Assist e il Blind Spot Monitoring. Almeno il livello 2 di guida autonoma sarà raggiunto, poi dipenderà dalla velocità di introduzione del livello 3 in Europa. Al momento, l’Unione Europea non lo ammette, a differenza degli USA, dove qualcosa comincia a sbloccarsi. Mercedes-Benz ha, infatti, ottenuto il via alla fase sperimentale in Stati preselezionati. Gli aggiornamenti del software dell’Alfa Romeo Stelvio 2026 avverranno poi chiaramente via etere (OTA), in modo da risparmiarsi le visite in officine autorizzate.

Motori e prezzi

Lo Sport Utility a batteria pare adotterà uno schema con due moduli elettrici collocati sull’asse posteriore. Per le versioni top di gamma, ce ne sarà uno aggiuntivo all’anteriore, lo stesso schema impiegato dalla Maserati GranTurismo Folgore. Dunque, la tesi favorita vuole che ci sarà sia la trazione anteriore sia la trazione integrale, prerogativa delle varianti di punta. In merito alla potenza, pare andrà da un minimo di 350 CV a un massimo di 1.000 CV, alimentata da una batteria avente una capacità compresa tra i 101 e i 118 kWh, al fine di sfiorare gli 800 km di autonomia massima dichiarati dell’architettura STLA Large.

Esprimersi sui prezzi è a dir poco prematuro. È lecito, comunque, immaginarsi un rincaro in confronto al listino attuale: da una soglia d’accesso di circa 70.000 euro, l’eventuale declinazione Quadrifoglio saprebbe superare i 100.000 euro. Nel comparto delle SUV elettriche, già immaginiamo una feroce battaglia con proposte del calibro di Audi Q6 e-tron, BMW iX3, Mercedes-Benz EQC, Porsche Taycan Cross Turismo e Tesla Model Y.

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