Tirare fuori il nome di Alfa Romeo Giulietta è, al tempo stesso, una gioia e una ferita al cuore per gli appassionati. Il ricordo lasciato da questa vettura è stato fantastico, come dimostrato dagli ottimi dati di vendita. Basata sulla piattaforma Compact, è riuscita a competere allo stesso livello delle eccellenze Made in Germany, come la BMW Serie e l’Audi A3, senza paura. Sicura di sé, con le sue forme compatte e un ottimo feeling di guida, ha ottenuto un enorme successo. Dal punto di vista della dinamica, è stata una vera meraviglia, difficile da eguagliare, soprattutto considerando il prezzo competitivo.
Allora, qual è stata la nota stonata? Il ritiro, avvenuto circa tre anni fa, che secondo molti ha lasciato un vuoto incolmabile. Riportare in vita questo veicolo sarebbe un successo garantito, almeno a giudicare dall’entusiasmo espresso dagli utenti dopo alcune dichiarazioni di chi oggi dirige l’azienda ad Arese, l’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato. Le ultime dichiarazioni alimentano le speranze e fanno sognare riguardo alle caratteristiche.
Aumentare le vendite è un obiettivo, ma generare profitti è un altro. Sulla base di tali premesse, Jean-Philippe Imparato sta guidando il gruppo Alfa Romeo. Posto al timone del prestigioso marchio milanese da Carlos Tavares, il top manager è partito con il piede giusto. Il successo ottenuto con l’SUV Tonale, il primo modello elettrificato nella storia del marchio, ha portato a molte soddisfazioni. E forse siamo solo all’inizio.
Le qualità dello sport utility hanno permesso ad Alfa Romeo di rilanciarsi a livello internazionale. Tuttavia, gli obiettivi raggiunti finora rappresentano solo un punto di partenza. Perché ancora una parte troppo piccola dei potenziali clienti considera il brand nell’acquisto di un’auto. Nessuno aveva pensato che sarebbe stato un gioco da ragazzi.
I modelli precedenti, dalla Giulia alla Stelvio, non sono mai riusciti a convincere appieno. Pertanto, la teoria si basa su presupposti concreti. Anche solo avvicinarsi ai marchi premium più famosi, come Mercedes e BMW, richiederà un approccio graduale, con molte tappe intermedie. La speranza di Alfa Romeo è che i dirigenti possano ottenere buoni risultati e soddisfare gli azionisti, che rappresentano la base del loro operato e, come raccontato da Imparato ad Autocar, vengono valutati in base a questo, non solo per il numero di targhe.
La filosofia è in linea con il lancio dell’Alfa Romeo 33 Stradale, presentata poche settimane fa. La prima Fuoriserie, il cui prezzo non è stato comunicato ufficialmente, ma si stima che sia intorno ai 2 milioni di euro l’unità, è già sold-out, con tutte le 33 unità assegnate. Gli utili generati contribuiranno a monetizzare il vasto know-how tecnico. Le due diverse versioni, una endotermica e una completamente elettrica, saranno disponibili solo a partire dal prossimo anno, a partire dal 24 giugno 2024, in occasione del 114° anniversario del marchio.
Nel 2026 dovrebbe arrivare la seconda Fuoriserie, ma al momento non si conoscono ulteriori dettagli su di essa. Le operazioni permetteranno di accumulare ingenti profitti, che potranno sostenere lo sviluppo di nuovi modelli. Sono questi ultimi che consentiranno una maggiore libertà creativa e, di conseguenza, una possibile rinascita dell’Alfa Romeo Giulietta. Se la vettura vedrà davvero la luce dipenderà in gran parte dal successo dei prossimi lanci. Bilanciare i conti finanziari permetterà di creare una base solida, che a sua volta renderà possibili progetti più ambiziosi.
Sin dal suo arrivo, Imparato ha dimostrato un profondo amore per il marchio e una vasta conoscenza del settore automobilistico. Ma, come si suol dire, da grandi poteri derivano grandi responsabilità, e per proporre certi modelli sarà necessario disporre delle risorse finanziarie adeguate. Accumulare risorse sufficienti gli permetterebbe di presentare le sue idee con maggiore forza.
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Alfa Romeo Giulietta 2025: gli esterni
L’Alfa Romeo Giulietta perseguirebbe l’obiettivo di sempre: dare fastidio alle realtà tedesche e francesi nel segmento C. A scatenare l’entusiasmo generale ci sarebbe anche la consapevolezza del notevole potenziale. Inoltre, i SUV hanno cominciato a evidenziare una naturale stagnazione. Certo, restano i veri protagonisti dell’attuale epoca, e negare il contrario sarebbe irrealistico. Tuttavia, gli ultimi segnali indicano una svolta. E alcune verità restano innegabili, come il fatto che una berlina, con lo stesso motore, pesa meno e consuma meno, offrendo prestazioni migliori.
Tra i rendering che hanno circolato di recente, uno dei migliori è probabilmente quello realizzato da Theottle, al secolo Theophilus Chin. Questo artista digitale ha creato un rendering della nuova hatchback, sia in versione a tre porte che berlina, prendendo ispirazione dagli stilemi contemporanei. Per farlo, ha utilizzato la base della Giulia berlina, apportando alcune modifiche al passo e agli sbalzi anteriori e posteriori, accorciandoli appositamente.
Per quanto riguarda la sagoma, ha aggiunto alcuni elementi della Stelvio, inclusi il portellone posteriore e i finestrini laterali posteriori. La parte anteriore e quella posteriore prendono spunto dalla recente Tonale, che richiama la versione Quadrifoglio con il paraurti dotato di ampie prese d’aria. Inoltre, Theottle ha creato anche una versione berlina a quattro porte, ricca di personalità.
Gli interni
Sugli interni, le indiscrezioni tardano ad arrivare. Nel caso in cui ottenessero il via libera, i responsabili opterebbero per un salotto futuristico, con pochi tasti fisici. Una scelta che sembra quasi inevitabile, data la direzione presa dal settore. A parte alcuni veicoli in cui la presenza di comandi fisici è una scelta precisa (come ad esempio la radicale Pagani Utopia), ormai quasi nessuno li utilizza più. L’obiettivo di Alfa Romeo è quello di dimostrare di essere al passo con i tempi e le tendenze generali, evitando di far sembrare obsoleta l’Alfa Romeo Giulietta 2025 ancor prima del suo lancio nei concessionari.
Comunque, gli interior designer stanno pensando di conferire alla vettura lo stile tipico del corso recente. Per quanto riguarda i materiali, sono previsti materiali di alta qualità, degni di un’azienda di classe premium. Anche se non saranno paragonabili a quelli della 33 Stradale, dovrebbero soddisfare appieno le elevate aspettative del pubblico.
Infine, è lecito immaginare un ricco pacchetto di sistemi di assistenza alla guida (ADAS). Dopo aver ottenuto l’approvazione da parte di Mercedes negli Stati Uniti, il livello 3 di guida autonoma potrebbe caratterizzare anche le prossime auto del Biscione.
Motori e prezzi
A solleticare l’interesse del management c’è anche la possibilità di mantenere sotto controllo i costi. In particolare, l’architettura e i powertrain ibridi adeguati sono già messi a disposizione dal gruppo Stellantis. Di conseguenza, ci sarebbe un notevole risparmio nei costi di produzione e di conseguenza un aumento del margine di guadagno. Il pianale scelto sarebbe molto probabilmente l’EMP2 V3, attualmente in uso su modelli come la DS 4 (con cui Alfa Romeo condivide le aspirazioni premium), la Peugeot 308 e l’Opel Astra. Gli ingegneri avrebbero il compito di ottimizzare il telaio e le sospensioni a controllo elettronico.
Prestare attenzione ai dettagli delle performance sarà essenziale anche per motivi di immagine. Il marchio di prestigio deve distinguersi attraverso una progettazione di prim’ordine. In merito alle nuove proposte, i clienti sono diventati più consapevoli al momento dell’acquisto. Con l’ampia diffusione del web, le eventuali recensioni negative possono diffondersi rapidamente. Mentre in passato le opinioni si limitavano alle “chiacchiere da bar”, oggi l’eco è molto più vasta.
Per quanto riguarda i motori, a meno di imprevisti, la gamma includerà versioni plug-in da 180 o 225 CV. Inoltre, c’è la possibilità di giocare una carta importante, ovvero l’Hybrid4, che se sfruttato appieno potrebbe raggiungere anche i 300 CV. Se si decidesse di includere una versione Quadrifoglio Verde, non sarebbe neppure un’utopia ipotizzare almeno 400 CV. La velocità massima dovrebbe aggirarsi intorno ai 250 km/h, l’accelerazione da 0 a 100 km/h in circa 3,7 secondi e l’autonomia dovrebbe situarsi tra i 450 e i 550 km. Il prezzo base sarebbe di circa 40 o 45 mila euro.