La nuova Alfa Romeo Giulia è senza dubbio tra le auto più attese nel panorama automobilistico globale, pronta a segnare una annunciata nuova era per il celebre marchio italiano. Il suo debutto è previsto per la primavera del 2026, a circa un anno di distanza dal nuovo Alfa Romeo Stelvio.
Entrambe le vetture del Biscione saranno prodotte nello stabilimento di Cassino, in Italia, e rappresenteranno le prime auto europee del gruppo Stellantis a sfruttare la rivoluzionaria piattaforma STLA Large.
Sul piano del design, la futura Giulia si preannuncia come una vera rivoluzione. Secondo quanto dichiarato dall’ex CEO di Alfa Romeo, Jean Philippe Imparato, e dal responsabile del design Alejandro Mesonero-Romanos, il modello sarà caratterizzato da uno stile ancora più sportivo e aerodinamico, ispirato alla leggendaria “coda tronca”, un elemento distintivo che richiama alcune delle più iconiche vetture Alfa Romeo del passato.
Per avere un’idea di come potrebbe apparire questa berlina di segmento D, può essere davvero interessante dare un’occhiata a questo render realizzato dal designer Alessandro Capriotti, noto nel mondo digitale come capriotti_cardesign. Sognare, d’altronde, non costa nulla.
Questa interpretazione grafica della nuova Giulia ha ricevuto numerosi consensi, soprattutto da chi ha avuto modo di vedere in anteprima le prime immagini ufficiali: sembra che il lavoro di Capriotti catturi con grande fedeltà il nuovo spirito stilistico del modello. Dal punto di vista tecnico, la prossima generazione della Giulia dovrebbe essere completamente elettrica, confermando l’ambiziosa svolta green del marchio.
Tra le versioni previste, ci sarà almeno una variante Range Extender, capace di offrire un’autonomia superiore ai 1000 km. Anche se alcune speculazioni suggeriscano l’eventuale presenza di un modello ibrido, al momento non ci sono conferme ufficiali in tal senso per la nuova Giulia. La nuova Alfa Romeo promette di combinare prestazioni elevate, design innovativo e tecnologie all’avanguardia, per accrescere ulteriormente la reputazione del Biscione nel segmento premium. Un’occasione che il marchio può e deve considerare imperdibile.