Il 2024 di Alfa Romeo sarà sicuramente l’anno della presentazione del suo primo modello completamente elettrico, ovvero il B-SUV Milano che sarà presentato ad aprile. Tuttavia il nuovo anno è anche un anno di celebrazioni, soprattutto se si guarda a ben due anniversari “tondi” e particolarmente importanti per la storia del Costruttore del Biscione.
Il 2024 introduce infatti i festeggiamenti relativi ai 70 anni della Giulietta Sprint, presentata nel 1954, e i 50 anni dell’Alfetta GT che venne invece presentata nel 1974; due modelli capaci di raccontare due ere memorabili per il costruttore e per la storia dell’automobile italiana. Per festeggiare questi importanti traguardi, il Centro Stile Alfa romeo ha proposto due nuovi loghi celebrativi che hanno il compito di accompagnare gli appassionati lungo tutto il 2024, divenendo quindi protagonisti delle prossime manifestazioni dei club e del costruttore stesso diventando emblemi veri e propri di un tributo che ogni Alfista potrà rivolgere a questi due modelli iconici.
Verranno quindi identificati così i prossimi eventi e le attività di comunicazione del marchio, grazie a questi due nuovi loghi proposti dal Centro Stile Alfa Romeo. Contraddistinti da un tratto sempre essenziale, ma comunque elegante, i due loghi ricalcano le silhouette dei due modelli riportando anche la denominazione sfruttando lo stesso carattere usato sulle carrozzerie di allora. Il tributo viene completato dalle date che ne celebrano il festeggiamento della cifra tonda. Entrambi i loghi vengono proposti in diverse soluzioni cromatiche che le rendono funzionali per ogni tipologia di applicazione praticabile.
Si parte dalle celebrazioni presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese
Il Museo Storico Alfa Romeo di Arese ha già introdotto nel proprio calendario di eventi due date celebrative per celebrare le ricorrenze relative alle Alfa Romeo Giulietta e Alfetta GT. A fare da cornice a tali eventi sarà la nota rassegna Backstage, ovvero il ciclo di conferenze che si protrae già dal 2018 per approfondire la storia del Biscione mediante materiali spesso inediti provenienti dal Centro Documentazione e dalle testimonianze di chi ha avuto un ruolo importante nelle vicende di un tempo.
Si parte il 5 maggio con le celebrazioni relative alla Alfetta GT, seguite il 2 giugno dalla Giulietta. Le conferenze saranno ospitate all’interno della Sala Giulia del Museo precedute da una parata a cui parteciperanno i proprietari dei modelli specifici celebrati dal Biscione. Al centro di queste celebrazioni si inserisce anche la terza edizione dei Tribe Days con un evento unico rivolto a chiunque ami le quattro ruote, anche nel caso di non Alfisti.
La Giulietta Sprint è stata presentata nel 1954
L’Alfa Romeo Giulietta Sprint ha avuto l’importante compito di migrare il Biscione verso la consapevolezza di diventare un grande costruttore automobilistico. La cosiddetta “fidanzata d’Italia” nasce infatti con la volontà di superare la 1900, agendo su modernità e cilindrata inferiore pur con motore anteriore e trazione posteriore.
Nel 1953 viene messo su strada un primo prototipo dotato del quattro cilindri bialbero in lega leggera di 1.100 cc, unità che diventerà poi di cilindrata pari a 1.300 cc con carburatore mono corpo da 65 cavalli di potenza e 165 km/h di velocità massima per poi raggiungere i 79 cavalli di potenza e 170 km/h di velocità massima nel 1958 ormai a fine carriera. All’inizio del 1954 la meccanica è ormai pronta, ma della scocca esistono solo bozzetti e qualche prototipo rudimentale. La situazione si risolve con Rudolf Hruska, chiamato da poco da Giuseppe Luraghi per riorganizzare lo stabilimento nell’ottica della produzione di 50 vetture al giorno. Si decide che sarebbe stata una carrozzeria esterna ad assemblare una piccola serie di varianti coupé da consegnare ad un lotto di azionisti in attesa che la vettura fosse effettivamente pronta per il debutto. Fra i bozzetti presentati da Boneschi, Boano e Bertone, l’IRI (allora a capo di Alfa Romeo) accetta la proposta di quest’ultima che si era affidata al leggendario Franco Scaglione. La Giulietta Sprint è una vettura compatta, essenziale, raffinata e soprattutto sportiva. L’Alfa Romeo Giulietta Sprint viene presentata al Salone di Torino dell’aprile 1954. È un successo e dopo pochi giorni dalla presentazione vengono sospesi gli ordini per evitare la saturazione dello stabilimento. La produzione termina dopo 11 anni per un totale di 177.513 esemplari realizzati e venduti, di cui 24.084 di Giulietta Sprint.
L’Alfa Romeo Alfetta Sprint arriva invece nel 1974
Passano invece due anni dalla presentazione della celeberrima Alfetta per mettere su strada una apprezzata variante coupé che ha il compito di sostituire il leggendario coupé di Bertone disegnato da Giorgetto Giugiaro nel 1963.
L’Alfetta GT 1.8 adotta la stessa meccanica con impostazione transaxle già vista sulla berlina, pur potendo contare su un passo accorciato di 110 millimetri e assetto sportivo. La carrozzeria è disegnata anche stavolta dal maestro Giugiaro sfruttando volumetrie e linee particolarmente moderni; parliamo di una due volumi con andamento fastback con coda alta e accenno di spoiler. Il frontale appare basso e aggressivo, caratterizzato dai quattro fari incassati e da linee fortemente spigolose. All’interno la seduta è bassa, col guidatore che viene invitato a sostenere una posizione distesa: di fronte a lui solo il contagiri, visto che tachimetro e altri strumenti vengono disposti al centro della plancia.
L’Alfetta GT ha il compito di essere una granturismo, esulando quindi dalla necessità di essere una sportiva estrema; lo si capisce dalla grande praticità, da un interno spazioso per quattro occupanti e da dettagli come i finestrini posteriori che sono discendenti. Il bagagliaio, di dimensioni generose, risulta sempre ben accessibile. La meccanica dell’Alfa Romeo Alfetta GT subisce qualche modifica già l’anno successivo alla presentazione. Dai 122 cavalli di potenza si passa a 118 cavalli, mentre nel 1976 viene introdotta in gamma una variante meno potente dotata del 1.6 da 109 cavalli di potenza oltre che la GTV con propulsore 2.0; la produzione termina nel 1986 con un totale di 136.275 veicoli venduti.