Sembra che Stellantis voglia combattere il deludente calo di vendite negli Stati Uniti con l’elettrico. Il Gruppo automobilistico, infatti, sta pensando di lanciare l’Alfa Romeo Junior Veloce, la versione elettrica del B-SUV, anche negli Stati Uniti. Questa versione è piaciuta molto anche nel Regno Unito, ottenendo moltissime lodi. Non sarebbe il primo modello elettrico “italiano” a sbarcare oltreoceano. Negli ultimi mesi, infatti, è stata proposta in diverse versioni sul mercato a stelle e strisce anche la Fiat 500e, versione elettrica della city car. Tuttavia, sembra che le vendite non siano andate come previsto. Sarà così anche per Alfa Romeo Junior?
Alfa Romeo porta la Junior Veloce negli Stati Uniti: è la mossa giusta?
Secondo quanto riportato da Automotive News Europe, Stellantis sta considerando la possibilità di lanciare la Junior Veloce, con motore da 280 cavalli, sul mercato americano. Prima di prendere una decisione, però, i concessionari dovranno vederla dal vivo. “Mostreremo la Junior Veloce ai concessionari Stellantis negli Stati Uniti, chiedendo loro se vedono il potenziale in questo veicolo. Potrebbe essere proposta quindi in vendita in alcuni stati come California, Florida e altri stati CARB”, ha dichiarato Daniele Tiago Guzzafame, Responsabile Prodotti di Alfa Romeo.
A differenza del mercato europeo, dove al momento i B-SUV vanno per la maggiore, negli Stati Uniti le auto di piccole dimensioni non sono mai piaciute. E le vendite della Fiat 500e dovrebbero dimostrarlo. Secondo Automotive News, tenendo conto che la Junior Veloce in Italia costa 48.500 euro, il prezzo dovrebbe superare i 50.000 dollari, considerando trasporti e tasse. Un prezzo piuttosto alto per come sta andando il mercato americano attualmente.
Se questo prezzo dovesse essere confermato, la Junior andrebbe a competere contro auto come Ford Mustang Mach-E e Tesla Model Y. Un punto a favore sarebbe il fatto di essere il primo B-SUV elettrico sul mercato a stelle e strisce. Alfa Romeo, dunque, potrebbe sfruttare questa opportunità. La domanda ora sorge spontanea: sarà un successo o un buco nell’acqua come la Fiat 500e?