Ricorrerà esattamente domani, 5 marzo, il 60esimo anniversario dalla nascita dell’Autodelta ovvero l’iconico reparto sportivo di casa Alfa Romeo. L’occasione propizia per riportare in pista l’iconico logo di Autodelta praticamente al centro del motorsport mondiale: in Formula 1. Il nuovo logo celebrativo realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo, proprio per celebrare la cifra tonda, è stato applicato sulle Alfa Romeo C43 dell’Alfa Romeo F1 Team impegnate questo settimana, con Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, in Bahrain per il primo appuntamento della stagione di Formula 1 2023.
Il logo celebrativo realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo vuole reinterpretare in chiave moderna i canoni storici, proiettandoli nel futuro del marchio che punta a reinventare la sportività nel ventunesimo secolo. Il logo dell’Autodelta rappresenta infatti uno stilema da preservare, per questo il suo look e i suoi colori originali sono stati fedelmente conservati. La nuova versione celebrativa presenta infatti pochi cambiamenti, con l’immancabile tricolore ad esprimerne l’italianità e l’aggiunta della data dell’anniversario ad enfatizzare la longevità del marchio. Nonostante siano trascorsi appunto 60 anni dalla fondazione del reparto sportivo di Alfa Romeo, questo emblema di sportività rimane impresso nella memoria di tutti gli amanti del Motorsport.
Due anni fa il logo dell’Autodelta era apparso sulle Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm
Proprio due anni fa, il logo dell’Autodelta, era stato riproposto sulle nuove Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm. Ciò per corroborare un progetto che rappresentava la massima espressione delle sportive a marchio Alfa Romeo in termini di performance, stile, meccanica e piacere di guida. Non è un caso che proprio la Giulia GTA venne presentata presso le ex Officine Autodelta, nel Centro Sperimentale di Alfa Romeo, dove negli Anni Sessanta prendeva vita la Giulia Sprint GTA che rimane una delle vetture più vincenti della storia del marchio.
“Per Alfa Romeo portare simbolicamente in pista Autodelta rappresenta un forte tributo celebrativo per un capitolo straordinario del motorsport Alfa Romeo”, ha ammesso Cristiano Fiorio, Alfa Romeo F1 Manager. Sempre domenica (5 marzo), nel giorno esatto in cui ricorre il 60esimo anniversario dell’Autodelta, Alfa Romeo renderà omaggio all’iconico marchio del reparto sportivo in un evento che vede la partecipazione di ex componenti del team, piloti, progettisti e appassionati. L’evento, organizzato dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese, si aprirà a partire dalle 14.30 con una parata di vetture del Biscione di diverse epoche sul pistino interno. A seguire, una conferenza Backstage che ripercorrerà la storia del leggendario reparto corse attraverso il racconto dei protagonisti.
L’Autodelta nasceva il 5 marzo di 60 anni fa
Il 5 marzo del 1963 l’ingegnere Carlo Chiti e i fratelli Chizzola fondano una piccola società con sede a Feletto Umberto, nei pressi di Udine, con l’obiettivo di collaborare con Alfa Romeo nella costruzione della Giulia TZ, una piccola gran turismo disegnata da Zagato realizzata su motore e meccanica della Giulia e dotata di un esclusivo telaio tubolare. Inizia così una delle più belle pagine del motorsport internazionale, tanto che l’azienda diviene ben presto il Reparto Corse dell’Alfa Romeo.
Nel 1965 l’Autodelta viene acquisita dal Costruttore del Biscione con l’obiettivo di gestire il ritorno ufficiale nelle competizioni, dopo il ritiro dal Campionato del Mondo di Formula 1 avvenuto nel 1951 con la conquista del secondo titolo con l’Alfetta. Di conseguenza Alfa Romeo decide di creare un’organizzazione specifica per le competizioni, fisicamente staccata dalla sede produttiva e con una discrezionalità sufficiente nel prendere rapidamente decisioni tecniche e sportive. Il Direttore Generale di questa nuova realtà industriale e sportiva rimane l’iconico ingegnere Carlo Chiti, che trasferisce l’Autodelta in alcuni capannoni di Settimo Milanese, a pochi passi da Arese. Da qui prendono vita alcune delle più famose vetture del Biscione da gara, tra cui la leggendaria Giulia Sprint GTA del 1965 che ha praticamente vinto in ogni parte del mondo.
Nel 1967 il Biscione decide di compiere il grande salto nella categoria “prototipi”, che all’epoca rappresentava il più valido palcoscenico internazionale per le competizioni automobilistiche, con la 33/2 che conquista il primo trofeo al debutto a Fléron, in Belgio. L’anno successivo i prototipi dell’Autodelta si aggiudicano la vittoria di categoria alla 24 Ore di Daytona, alla 1000 km del Nurburgring, alla 500 km di Imola e alla 24 Ore di Le Mans. È divenuta un’icona anche la 33 TT 12 del 1975, probabilmente l’anno di maggior prestigio per l’Autodelta, con cui vince il Campionato del Mondo Marche bissando poi il successo due anni dopo con la 33 SC 12. In seguito, l’Autodelta acquisisce la gestione di tutti i programmi sportivi di Alfa Romeo, a cominciare dal trofeo Alfasud fino alla Formula 1. Nel 1984 Carlo Chiti lascia l’azienda e l’anno successivo l’Autodelta chiude.