Brennero, giù la maschera! Gli alfisti desiderano saperne di più sull’estetica del futuro SUV compatto. Peccato che, almeno fino a questo momento, la Casa automobilistica milanese non abbia voluto sentire ragioni, barricandosi in un silenzio assordante. Da tempo il pubblico si chiede quale sarà la caratterizzazione della vettura, senza trovare risposta alle domande. Da Arese hanno già confermato il prodotto, destinato a entrare nel proficuo segmento B. Tuttavia, oltre alla parola data dagli organi dirigenti, sappiamo poco. Da una parte ciò gioca sicuramente a favore del Biscione, alimentando la curiosità, ma dall’altra spazientisce la potenziale clientela. La voglia di scoprire i dettagli del look è notevole e, col passare del tempo, l’attesa ha finito per sembrare infinita.
Alfa Romeo Brennero: l’interpretazione di un giovane designer italiano
Partiamo dalle certezze, già comunicate direttamente dalle parti coinvolte nel progetto. Il mezzo “a guida alta” della gamma italiana andrà ad affiancarsi a Stelvio e Tonale. Se il primo occupa già da un po’ le concessionarie, il turno del secondo verrà all’inizio dell’estate del 2022, più esattamente a giugno. Intanto, sul web circolano supposizioni di ogni tipo, sotto forma di render, mediante cui gli esperti della computer grafica provano a immaginare la veste di Alfa Romeo Brennero.
Tra i vari tentativi del genere, vi proponiamo con piacere la rappresentazione di un giovane designer italiano, Mirko del Prete, autore del progetto digitale qui visibile, che ha dato forma alla sua personale interpretazione del veicolo. Supponendo di trovarsi davanti una vettura dall’aspetto premium (in linea con gli obiettivi espressi dalla Casa stessa), è giunto a un’interessante chiave di lettura. L’esemplare raffigurato trae evidente ispirazione dagli stilemi del prototipo Tonale con i sottili gruppi ottici a LED, che convergono verso il centro, fino alla griglia col trilobo.
Linee pulite e muscolose
Il render dell’Alfa Romeo Brennero ritrae un profilo laterale dalle linee pulite e, al contempo, muscolose, con passaruota allargati. Le vetrature laterali sono prive di cornici e interruzioni visive, montanti inclusi. Sul tetto spiccano i mancorrenti cromati, come è cromato pure il profilo anteriore delle minigonne laterali.
Al di là dei cerchi in lega con una caratterizzazione estetica a cinque cerchi, lo Sport Utility Vehicle meneghino è pensato con un posteriore minimalista, dai fanali uniti centralmente, a costituire un’unica fascia a LED. Quanto si avvicinerà la creazione alla versione definitiva? Per scoprire l’appuntamento è (o almeno ci speriamo) ai prossimi mesi, con l’uscita fissata nel 2024.