L’Alfa Romeo B-SUV, chiamato momentaneamente così in attesa di scoprirne il nome definitivo scelto dal Costruttore del Biscione (che potrebbe essere, secondo alcune sempre più insistenti indiscrezioni, quello di Milano), è stato svelato in maniera rocambolesca da alcune immagini apparse online in questi giorni. Una condizione che potrebbe produrre un’accelerazione nei piani del costruttore, quelli che prevedevano una ovvia e specifica scaletta utile dapprima a chiarificarne la denominazione ufficiale, mediante un’apposita call destinata agli appassionati del marchio, e poi a certificarne la data di debutto ufficiale.
Quello dell’Alfa Romeo B-SUV, noto internamente con la sigla di progetto 966, è un prodotto che rappresenta il frutto di una collaborazione interna al Gruppo Stellantis utile per produrre a Tychy, in Polonia, un set di piccoli SUV di Segmento B basati sulla piattaforma CMP di casa PSA. Le sorelle dell’Alfa Romeo B-SUV sono le già note Jeep Avenger e Fiat 600, entrambe prodotte proprio presso lo stabilimento polacco del Gruppo.
La presentazione ufficiale dell’Alfa Romeo B-SUV dovrebbe essere confermata per il primo trimestre del nuovo anno
Quelle apparse online nei giorni scorsi dovrebbero essere quindi le prime immagini pseudo definitive di quello che sarà lo stile ragionato dal Biscione per la nuova Alfa Romeo B-SUV. Va detto infatti che le immagini che mettono al centro il primo SUV di piccole dimensioni del Costruttore del Biscione provengono da una “fuga” che ha coinvolto un designer incluso nel team di sviluppatori che sta curando la User Interface dell’infotainment e del virtual cockpit che vedremo sull’Alfa Romeo B-SUV definitiva; proprio lui ha pubblicato le immagini del progetto sul proprio portfolio, cancellando la pagina incriminata poco dopo. Si può ammettere che le immagini siano in linea con quelle dell’Alfa Romeo B-SUV definitivo poiché anche il frontale ricalca perfettamente ciò che si era visto a suo tempo in un’immagine sfocata apparsa alle spalle del CEO di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato, durante una visita presso lo stabilimento stesso di Tychy.
Ora, sebbene l’ufficialità del lancio dovrebbe essere prevista durante il primo trimestre del 2024 (probabilmente al prossimo Salone dell’Auto di Ginevra), questa importante fuga di notizie potrebbe cambiare le tempistiche in casa Alfa Romeo; una condizione comunque non ancora definita e della quale quindi non è dato sapere nulla al momento.
Sarà il primo modello del Biscione prodotto fuori dall’Italia
Sembra passata un’eternità da quando Sergio Marchionne, a settembre del 2013, ammetteva che non ci sarebbe mai stata un’Alfa Romeo prodotta fuori dall’Italia. Ma le cose col tempo cambiano e lo stesso Marchionne aveva ammesso che con un altro amministratore delegato le cose sarebbero potute andare diversamente, rispetto a quanto definito da lui stesso. Così è stato, tanto che proprio l’Alfa Romeo B-SUV avrà il compito di essere la prima vettura del Biscione ad essere prodotto al di fuori dei confini della Penisola.
La condivisione della piattaforma CMP, ed e-CMP per la variante elettrica, dice che la condivisione dello stabilimento polacco di Tychy andrà in abbinamento con le Jeep Avenger e Fiat 600 in uno stabilimento comunque storico per il Gruppo Fiat di stanza in Polonia, proprio a Tychy, sin dal 1992. Una condizione che sicuramente non appassiona più di tanto i fan del Costruttore del Biscione, irrinunciabile però per le economie di scala sempre più imperanti in campo automobilistico.
L’Alfa Romeo B-SUV sarà elettrico, ma arriverà anche una variante a benzina dotata probabilmente dello stesso propulsore 1.2 T3 GSE visto già sulla Jeep Avenger; un’unità dotata di distribuzione a bagno d’olio che si è spesso resa protagonista di qualche problema di affidabilità. Bisognerà quindi comprendere come Alfa Romeo vorrà diversificare, soprattutto in termini di dinamica di guida, un prodotto che nasce sfruttando una piattaforma condivisa lontana dall’essere quella destinata ad una vettura sportiveggiante. Di certo, sulla base di quanto mostrato dalle schermate del virtual cockpit apparse online l’Alfa Romeo B-SUV disporrà di una variante a benzina che potrebbe comunque essere rappresentata pure dal 1.2 da 136 cavalli a trazione ibrida dotato del cambio automatico doppia frizione e-DCT 6 visto sui modelli Peugeot.
Doppio motore e design di rottura
C’è chi ipotizza anche una variante dotata di un doppio propulsore elettrico. Le schermate del virtual cockpit emerse online mostrano infatti un dettaglio che potrebbe indirizzare l’Alfa Romeo B-SUV verso questa direzione. Il maggiore dinamismo atteso da un modello col Biscione sulle insegne, rispetto alle sorelle a marchio Jeep e Fiat, potrebbe guardare proprio verso l’introduzione di una variante con doppio propulsore. Le immagini indicano la possibilità di un doppio propulsore elettrico, esulando da quanto ad esempio offerto con Tonale che dispone invece di un sistema ibrido sulla Plug-in Hybrid.
Un’altra cosa che colpisce subito è la rottura col design visto finora sulle attuali Alfa Romeo. La nuova Alfa Romeo B-SUV disporrà infatti di un design che dirà addio alle concezioni stilistiche viste finora. C’è innanzitutto un frontale completamente rivisto che nei fari sembra introdurre una trasposizione più moderna di quello che era il faro tipico dell’attuale Stelvio. Ritornano i tre elementi luminosi a LED ora minimizzati in tre elementi luminosi di piccole dimensioni posti al livello superiore del gruppo ottico che introduce ai lati la fonte luminosa principale.
C’è poi il Trilobo rivisto con lo Scudetto squadrato con il logo posto sul cofano motore e distaccato da quest’ultimo elemento; proprio lo Scudetto introduce anche quello che sembra il disegno del Biscione, un po’ come si era visto di recente sulla nuova Alfa Romeo 33 Stradale. Torna al centro l’alloggiamento per la targa che quindi abbandonerà la più recente collocazione decentrata in virtù di un frontale più elaborato, ma dotato di uno Scudetto meno “allungato” che permette una gestione differente degli ingombri in tal senso. Più pulita appare invece la gestione della fiancata che invece riporta in auge le maniglie per le portiere posteriori nascoste nel montante. Particolare appare la sezione posteriore con una coda discendente e il ritorno della coda tronca spesso “evocata” da Jean-Philippe Imparato; in quest’area, a ben guardare, si scorge un’impostazione che sembra richiamare l’iconica Alfasud Sprint con lo spoiler che sembra essere proposto in colorazione nera standard.
Va detto che muterebbe anche l’abitacolo, rispetto a quanto già visto su Jeep Avenger e Fiat 600, introducendo stilemi tipici delle vetture del Biscione. Dietro al volante troverà posto l’iconica strumentazione a cannocchiale che introdurrà sempre il nuovo virtual cockpit proposto per la prima volta su Tonale e ora rivisto nelle impostazioni di stile.
Manca invece lo schermo per l’infotainment; tuttavia sembra probabile l’adozione di un sistema a scomparsa come quello già visto sempre sull’Alfa Romeo 33 Stradale. In termini di dimensioni, l’Alfa Romeo B-SUV dovrebbe essere più lunga delle sorelle pur mantenendo intatto il valore del passo fra i due assi; si dovrebbe arrivare ad un dato nell’ordine dei 420 centimetri complessivi.