L’Alfa Romeo ha in serbo un gran bel pieno di novità per i prossimi anni e attraverso la 33 Stradale ha dato una prova del proprio potenziale. Dopo un lungo rincorrersi di voci, le parti hanno tirato su il velo alla fuoriserie, la cui produzione partirà il 24 giugno 2024, al suo 114° anniversario. Trentatré esemplari usciranno la catena di montaggio, in versione elettrica o endotermica e ciascuna è già finita sold-out da un anno. Come raccontato da Jean-Philippe Imparato, ad del marchio, sarà la prima di diverse vetture speciali, riservate ai più facoltosi. Sul prezzo della nuova arrivata le parti mantengono il silenzio, anche se si parla di una cifra intorno ai 2 milioni di euro.
Alfa Romeo 33 Stradale: scatta il toto-nomi per il successore
In questo momento, spiega il ceo della divisione nordamericana Larry Dominique a CarScoops, rimane comunque piccolo il bacino di pubblico. Difatti, la notorietà del brand rimane troppo bassa, attorno al 50 per cento, contro il 90 per cento desiderato. Attraverso produzioni del calibro dell’Alfa Romeo 33 Stradale, a basso volume e costosissime, il management confida di riprendersi la ribalta europea e mondiale. Prima della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Peugeot Groupe (PSA), la Casa di Arese aveva perso quel prestigio riconosciutole dalla clientela in passato.
Dominique ha tenuto a sottolineare come i progressi non saranno tutti spudoratamente retrò, sulla falsariga della 33. Tuttavia, è consapevole che il Biscione dispone di tantissime icone tra cui scegliere, perciò è lecito aspettarsi più reinterpretazioni delle classiche Alfa. O, almeno, classici spunti di design dell’azienda, nei futuri bolidi a bassi volumi.
Non mancherebbero affatto le proposte accattivanti da considerare, ad esempio la S.Z., brutale coupé soprannominata “Il mostro”, costruita da Zagato e basata sulla berlina 75. Da una sua costola è nata pure la ancor più cattiva RZ. La firma distintiva dei fari è già presente nei proiettori a LED del suv Tonale, ma ci sarebbe pure parecchio altro da cui attingere.
Un secondo modello suggerito da CarScoops è la Carabo, opera di Marcello Gandini. Sebbene la Countach costituisca il punto massimo toccato dal designer, il tema del cuneo e l’idea delle porte a forbice erano stato esplorate con il concept del Costruttore meneghino presentato nel 1968.
Appaiono, invece, piuttosto scarne le chance di assistere, dopo l’Alfa Romeo 33 Stradale, a una rivisitazione contemporanea della 8C Competizione, a sua volta ispirata da classici quali la 6C 2500. Le difficoltà arriverebbero dalla collocazione del motore anteriore. La carrozzeria potrebbe essere costruita attorno alla Maserati GranTurismo, sebbene sia più complicata a causa della monoscocca.
Qualora si decida di puntare sul motore anteriore, allora sarebbe accattivante la riproposizione delle Superflow degli anni Cinquanta. Affidate all’estro di Pininfarina, raggiunsero l’apice con la IV, dotata di un incredibile tetto in vetro. Seppur la guida nella stagione calda era insopportabile allora, la moderna tecnologia di oscuramento e i sistemi di climatizzazione odierni ne consentirebbero l’adozione.