Airbag Takata, c’è una prima vittima in Italia: l’incidente pochi giorni dopo il richiamo

Francesco Armenio
Gli airbag Takata difettosi avrebbero causato una prima vittima in Italia, una giovane di 24 anni.
airbag takata

La situazione legata agli airbag Takata ha coinvolto diversi produttori e milioni di auto. Quelli che dovrebbero essere infatti dei sistemi di sicurezza, si sono rivelati essere dei veri e propri pericoli, causando lesioni anche gravi. Ciò che è accaduto lo scorso 28 maggio ad una ragazza di 24 anni è del tutto inaccettabile. Martina Guzzi, che si trovava in auto, una Citroen C3, con il suo fidanzato, ha perso la vita in seguito ad un incidente stradale. Tuttavia, secondo le indagini delle procura, non è stato l’impatto frontale a causare il decesso della vittima, ma un malfunzionamento dell’airbag.

Gli airbag Takata difettosi causano una vittima in Italia: esplosione come un’arma da fuoco

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I periti della procura hanno stabilito che l’incidente non avrebbe dovuto avere conseguenze così gravi. La causa della morte della giovane sarebbe infatti attribuibile a un difetto dell’airbag, che ha scagliato un corpo metallico ad altissima velocità, provocando lesioni pari ad un colpo di arma da fuoco. Si tratta del primo caso in Italia, mentre negli Stati Uniti si contano 27 decessi e oltre 400 feriti.

Solo quattro giorni prima dell’incidente, la casa automobilistica francese aveva effettuato un richiamo, di oltre 600.000 veicoli C3 e DS 3 uscite dagli stabilimenti tra il 2009 e il 2019, proprio a causa degli airbag Takata difettosi. Nella lettera si leggeva di non utilizzare i veicoli coinvolti, poiché si correva il rischio di riportare lesioni gravi o fatali in caso di incidente. Il fidanzato di Martina, che guidava la Citroen C3 coinvolta nel tragico incidente, ha affermato di aver ricevuto la lettera e di aver contattato la casa automobilistica, senza però ricevere mai risposta.

Richiamo airbag Takata su Citroën C3

In Francia la questione è stata presa seriamente da parte dei clienti, tanto da aver avviato un’azione legale contro Stellantis, che potrebbe finire in tribunale se non verrà trovato un accordo tra le parti. Il Gruppo automobilistico e la casa francese hanno già riparato migliaia di veicoli, ma la problematica è molto seria ed ha messo in difficoltà migliaia di automobilisti, impossibilitati ad utilizzare la propria auto fino a quando non saranno effettuate le dovute riparazioni.

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