Addio alle batterie al litio? Ricercatori australiani inventano le batterie protoniche

Andrea Senatore Foto Autore
Batterie protoniche

Gli ingegneri della RMIT University di Melbourne hanno fatto un annuncio molto importante. Nei giorni scorsi infatti hanno confermato lo sviluppo di una “batteria protonica” ricaricabile che ha il potenziale per immagazzinare più energia rispetto a quelle che sfruttano gli ioni di litio attualmente disponibili in commercio. Il team di ricerca ha dimostrato con successo che le batterie protoniche sono un dispositivo realmente funzionante e ora hanno deciso di collaborare con il fornitore internazionale di componenti automobilistici Eldor Corp. per la produzione un prototipo con una capacità di accumulo adatta a varie applicazioni, tra cui lo stoccaggio su larga scala e i veicoli elettrici.

Batterie protoniche in arrivo: addio agli ioni di litio?

Le batterie protoniche si caratterizzano per il fatto di usare un elettrodo di carbonio per immagazzinare l’idrogeno che è stato separato dall’acqua, quindi funziona come una cella a combustibile a idrogeno per generare elettricità. Durante la carica, l’elettrodo di carbonio si lega ai protoni generati dalla scissione dell’acqua e, durante la scarica, i protoni vengono rilasciati dall’elettrodo di carbonio per combinarsi con l’ossigeno dell’aria, producendo energia. Essa evita le fasi di spreco energetico associate allo stoccaggio di gas idrogeno ad alta pressione e alla scissione delle molecole di gas nelle celle a combustibile, rendendola altamente efficiente dal punto di vista energetico.

Il professor John Andrews del Sustainable Hydrogen Energy Laboratory (SHEL) di RMIT, ha affermato che i recenti miglioramenti del design hanno reso la batteria protonica competitiva come alternativa a emissioni zero rispetto alla tecnologia agli ioni di litio. Con la crescente domanda di opzioni di stoccaggio efficienti, economiche e sicure per supportare l’energia rinnovabile intermittente e ottenere emissioni di gas serra pari a zero, la batteria protonica offre una soluzione sicura e sostenibile.

I ricercatori hanno messo in evidenza tutti i vantaggi ambientali ed economici della loro tecnologia. Esse infatti si basano su risorse di carbonio che si trovano in grande abbondanza in natura e che di conseguenza sono molto economiche, a differenza di altre tecnologie che richiedono risorse scarse e dunque assai costose come litio, cobalto e vanadio. Inoltre, la batteria protonica può ringiovanire, riutilizzare o riciclare tutti i suoi componenti e materiali, eliminando le sfide ambientali di fine vita.

Batterie protoniche

Il team della RMIT University mira a portare le batterie protoniche da watt a kilowatt e, infine, alla scala dei megawatt. Questa svolta ha il potenziale per rivoluzionare lo stoccaggio di energia, offrendo una valida alternativa commerciale efficiente, sicura e rispettosa delle risorse.

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