Accise sulle ricariche elettriche: risposta polemica di Motus-E

Ippolito Visconti Autore News Auto
Forti polemiche in merito alle possibili nuove accise sulle ricariche elettriche: il Governo Meloni ci pensa. Ora Motus-E interviene.
accise sulle ricariche elettriche

Forti polemiche in merito alle possibili nuove accise sulle ricariche elettriche: il Governo Meloni ci pensa. Ora Motus-E (associazione italiana costituita da operatori industriali e del mondo accademico per favorire la transizione elettrica) interviene nella discussione, per bocca di Francesco Naso, segretario generale. 

Accise sulle ricariche elettriche: già ci sono

La premessa è che sui kWh delle forniture elettriche già sono applicate accise, in misura minore del diesel e della benzina, a cui si sommano degli oneri parafiscali, gli oneri generali di sistema. Per quantificare il peso degli oneri fiscali e parafiscali sul kWh, la ricarica pubblica subisce oneri maggiori o comparabili con benzina e diesel. Mentre il kWh elettrico del proprio contatore di casa subisce un peso decisamente minore, dice Naso.

Accise sulle ricariche elettriche

Arresto per evasione fiscale?

Per l’esponente di Motus-E, il risparmio sulle accise non proviene dal peso di tasse e oneri parafiscali sull’unità di energia. Ma dal fatto che l’auto elettrica consuma di meno per fare gli stessi chilometri. L’altro grande risparmio proviene dal fatto che si ricaricherà molto a casa, dove oneri e accise sono più bassi. Di qui la domanda polemica di Naso: l’intenzione è di aumentare le tasse sui consumi elettrici dei cittadini italiani? E a una persona che si autoproduce l’energia e ricarica con quella che facciamo, la arrestiamo per evasione fiscale? Allora, lo stesso ragionamento andrebbe fatto sui mezzi a gas, che ha accise infime nell’uso per trasporto rispetto a diesel o benzina, chiosa Naso.

Servono soldi

Fin qui, il segretario generale di Motus-E. Ma bisogna chiarire un punto: la traslazione delle accise dalla benzina all’elettrico è naturale se mai l’elettrico dovesse fare boom nel mondo, non solo in Italia. Si tasseranno le ricariche in base alla quantità di energia immagazzinata nelle batterie, calcolata anche in funzione del tempo. Pertanto pure le ricariche da casa, con l’impianto fotovoltaico o no, saranno tassate. Il software della vettura elettrica ricorda tutto. Una sorta di immenso gigantesco infinito Grande Fratello per farti pagare tasse al posto delle macchine a benzina e diesel. In alternativa, cosa più facile da realizzare, le auto elettriche verrano considerate beni di lusso: superbollo di almeno 5.000 euro l’anno.

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