A tante persone giuridiche gli incentivi auto elettriche: cosa c’è di deludente

Ippolito Visconti Autore News Auto
Gli incentivi auto elettriche 2024 sono stati spazzati via in otto ore e mezzo il 3 giugno: 200 milioni di euro bruciati.
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Gli incentivi auto elettriche 2024 sono stati spazzati via in otto ore e mezzo il 3 giugno: 200 milioni di euro bruciati. Da chi? Sorpresa: solo il 62% delle prenotazioni da persone fisiche, cioè privati senza partita Iva, le famiglie. Pochi. Perché hanno auto vecchie da rottamare e godono di bonus fortissimi. Stranezza: il restante 38% è andato a persone giuridiche. Per il ministro delle Imprese Urso, non ci sono anomalie significative. A nostro giudizio invece qualcosa non torna. Per una semplice ragione: sono pochissime le persone giuridiche con l’auto vecchia da rottamare. Ma chi è la persona giuridica? Uno: aziende. Due: popolo della partita Iva. Tre: società di noleggio a lungo termine (auto date in affitto per anni). Quattro: società di noleggio a breve termine (auto date in affitto per giorni). Cinque: società di noleggio medio, pluri-mensile.

Esempi di incentivi auto a poveri e persone giuridiche

Per capirci, la persona fisica classica è un cittadino che ha una Euro 0 diesel da una vita (o un altro rottame): questo gli consente di usufruire del maxi sconto statale. Invece la persona giuridica molto difficilmente ha il rottame caffetteria da sbattere via. Ve la immaginate la società di noleggio con un mezzo vecchio ridotto male?

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Zero truffe, ma qualcosa è andato storto

Pertanto, non ci sono truffe. Nessun furbetto che ha fregato. Ma qualcosa che non è andato per il verso giusto. Lo stesso ministro Urso diceva prima dei bonus: così le famiglie povere, i meno abbienti, avranno accesso alle auto nuove. Se solo il 62% è andato a loro, il meccanismo non ha funzionato a dovere. È invece vero che i valori sono pienamente in linea con le dinamiche del mercato. Tuttavia parliamo di un mercato senza bonus, senza rottame da dare dentro: le cose cambiano. Infatti solo il 40% delle prenotazioni è legato a rottamazioni: troppo poco. L’obiettivo del bonus da sempre è: butto via il vecchio sporco, non sicuro, inquinante; faccio entrare il nuovo, bello, pulito, sicuro. Per le elettriche, questo si è verificato solo nel 40% dei casi: male.

Come funziona la piattaforma ecobonus

Rammentiamo il funzionamento della piattaforma ecobonus auto. La concessionaria vende auto per poter erogare gli sconti statali previsti dalla norma: si registra sul portale e prenota i fondi. Dentro, inserisce dati del cliente, il tipo dell’auto e l’alimentazione della stessa. La prenotazione va confermata entro 270 giorni: in questo lasso di tempo, arriva la macchina, si fa il finanziamento, scatta l’immatricolazione. Nel contratto c’è la clausola “salvo buon fine” o analoga: se l’auto arriva nei 270 giorni, bonus e acquisto; se no tutto decade. Primo caso. Il privato: la prenotazione è fatta a suo nome. Secondo caso: la persona giuridica. Il nome dell’azienda. Esempio: Autonoleggio Pincopallino. Occhio: mancano le preziosissime FAQ per chiarire i dubbi.

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