È notizia di questi giorni quella che i prezzi dei carburanti, soprattutto in autostrada, siano in netto aumento con punte di oltre 2 euro al litro seguendo un trend di ascesa costante già avviato lo scorso gennaio. Nei giorni scorsi infatti si è toccato una specie di record negativo all’interno dell’area di servizio San Pietro di Napoli, in base a quanto diffuso dall’Osservatorio sui Carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico; qui un litro di benzina servito dal personale è stato fissato a 2.071 euro.
Tuttavia la stazione citata non è la sola visto che la soglia dei 2 euro al litro è stata superata anche presso l’area di servizio San Zenone Est di Milano con il litro di benzina fissato a 2.020 euro. Altre aree di servizio che hanno applicato prezzi simili sono la Lucignano Est di Arezzo, con 2.041 euro al litro, e la Arno Ovest di Firenze con 2.051 euro al litro di benzina.
Come dicevamo all’inizio, i rincari di questo fine aprile derivano da una tendenza già avviata qualche mese fa, si può leggere questo indice sui prezzi dei carburanti con i dati del Ministero dello Sviluppo Economico secondo il quale il prezzo medio della benzina a gennaio 2019 era di 1.490 euro al litro, che diventavano 1.521 a febbraio e 1.558 euro a marzo.
Attualmente, in base a quanto diffuso dal sito internet prezzibenzina.it, un litro di benzina costa mediamente 1.658 euro al litro. L’ascesa dei prezzi non ha lasciato indenne nemmeno il Diesel visto che a gennaio per un litro di gasolio bisognava sborsare 1.434 euro, diventati 1.495 a marzo e 1.548 attualmente.
La ragione degli eventi va ricercata in parte nella complessa situazione politica libica ma anche nell’embargo imposto dagli Stati Uniti sul greggio importato dall’Iran. Staremo a vedere nei prossimi giorni che strada prenderà questa situazione.