E anche l’edizione 2023 del Milano Monza Motor Show (MiMo) è pronta per essere messa agli archivi. In questa occasione il fondatore Andrea Levy ha dovuto sostenere un doppio impegno. Oltre a essere organizzatore dell’evento, ha presentato in anteprima la 777 Hypercar, un bolide da corsa che verrà realizzato in appena sette unità, le cui consegne scatteranno nel 2025. Fino ad allora gli esemplari verranno custoditi presso la sede 777 Motors all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza. La presentazione ufficiale avverrà il prossimo 7 luglio. Intanto, è noto il prezzo di listino: circa 7 milioni di euro per avere il pacchetto completo.
777 Hypercar:
Difatti, oltre al bolide verranno concessi dei servizi altrettanto interessanti. Chi se la potrà permettere avrà un’intera squadra a disposizione, dedita a occuparsi della componente fisica e tecnica, in modo tale da sfruttare a pieno le notevoli potenzialità della 777 Hypercar. Il telaio, omologato dalla FIA, è monoscocca in carbonio, sempre allo scopo di valorizzare a pieno le capacità del veicolo. È la base portante della carrozzeria concepita da Umberto Palermo, con un aspetto richiamante le tipiche LMP1.
Ma se queste ultime devono rispettare una stringente normativa, il team addetto a occuparsi della 777 Hypercar ha avuto praticamente carta bianca circa le sue caratteristiche. E non se lo sono lasciati ripetere due volte, come attestano i sottili fari anteriori che arrivano fin sopra il passaruota. Comunque, lo stretto legame con il mondo endurance non si manifesta soltanto sotto il piano del look. Sebbene sappia in che modo presentarsi, l’immagine è giusto una delle attrattive. Poi vengono le componenti tecniche, definite in stretta collaborazione con selezionati partner. Gli interventi adottati su freni, cambio e sospensioni promettono delle performance da favola.
Ma qual è il “cuore pulsante” della 777 Hypercar? Se speravate di ritrovarvi con un powertrain ibrido o addirittura elettrico, abbandonate ogni speranza. Sotto il cofano batte un otto cilindri da 4.5 litri capace di sviluppare 730 CV a 9 mila giri. Delle operazioni se ne è presa un’eccellenza assoluta nel settore: la Gibson Technology, tra le società predilette dalle scuderie che competono nell’endurance. Inoltre, ha apportato un prezioso contributo la connazionale Dallara, a cui è stato commissionata l’aerodinamica.
Ne deriva una downforce di 2.100 kg a 370 km/h e delle capacità ce ne siamo accertati lungo il circuito di Monza, avendo completato il giro in 1:33. Gli acquirenti saranno davvero fortunati a permettersi un gioiello di questo calibro, espressione di grande sapere ingegneristico con un occhio di riguardo per la velocità.