2.400 km con un pieno di gasolio: è record!

Dario Marchetti Autore
A condurre in porto l’impresa è stato uno youtuber, Joe Achilles
Volkswagen Passat 1.6 TDI Buemotion

È possibile dare vita ad un tragitto dal Marocco a Londra usando per l’occorrenza un solo litro di gasolio? Se posta ad un qualsiasi conducente con ogni probabilità avrebbe in risposta un no secco. E si tratterebbe di un errore, perché questa è l’impresa condotta a termine da un uomo, che ha utilizzato per farlo la sua Volkswagen Passat 1.6 TDI Bluemotion. Resa tale non solo dalla lunghezza del percorso, ma anche per il grado di efficienza evidenziato dall’autoveicolo, che è riuscito a mettere a frutto ogni singola goccia del carburante disponibile.

Un solo litro di gasolio per andare dal Marocco a Londra

Dal Marocco a Londra con un solo pieno di gasolio: questo è il vero e proprio record inanellato da uno youtuber, Joe Achilles, che in tal modo ha riaperto la discussione su un tema cruciale come quello rappresentato dal futuro stesso dell’automobile. La prova ha visto protagonista una Volkswagen Passat 1.6 TDI Buemotion, che è stata capace di assicurare al suo conducente un’efficienza straordinaria in tema di consumi. Frutto delle tecnologie integrate al fine di ottimizzare le doti del motore, oltre che di una esperienza ormai riconosciuta da tutti, quella di Volkswagen nello sviluppo di motori a gasolio, che sono in effetti da sempre tra i principali biglietti da visita della casa teutonica.

Volkswagen Passat 1.6 TDI Buemotion

Naturalmente, prima di mettersi in marcia, Joe Achilles, non ha mancato di sottoporre ad una attenta ricognizione ogni possibile dettaglio. Non solo ha verificato l’effettivo stato meccanico della sua vettura, ma anche ritto ai minimi termini possibili il carico, eliminando tutto il superfluo. Senza questa pianificazione, infatti, il risultato finale sarebbe stato fortemente a rischio. In tal modo, al contrario, ogni componente del veicolo è stato in grado di lavorare al massimo dell’efficienza, contribuendo ad allungare in maniera decisiva l’autonomia.

Il percorso dal Marocco a Londra

Naturalmente, nella fase preparatoria anche il percorso è stato oggetto di attenta pianificazione. E si è snodato su scenari effettivamente molto differenti, una volta preso il via dal Marocco. Dal clima vivace del Paese maghrebino, il percorso si è diretto verso la Spagna, per poi varcare i Pirenei in direzione della Francia. Da qui è partita l’ultima fase, che la condotto la Passat di Achilles nella capitale del Regno Unito.

Come si può facilmente comprendere, quindi, un percorso estremamente variegato. Tratto dopo tratto, il veicolo si è trovato a confrontarsi con una lunga serie di sfide, una diversa dall’altra. Variazioni di traffico, condizioni stradali notevolmente diverse e peculiarità tipiche di ogni sistema viario affrontato hanno messo a dura prova la Volkswagen in oggetto. E costretto Achilles a prendere le scelte più accorte, in modo da spianare il tragitto verso Londra.

Decisivi, in tal senso, una costate attenzione all’andatura di crociera da tenere e la scelta di tratti in grado di profilare ostacoli meno severi. Accompagnati ad uno stile di guida improntato alla prudenza e alla ponderazione, alla fine hanno fatto la differenza, consentendo di trasformare in realtà quello che in partenza sembra un azzardo.

Una vera e propria finestra sul futuro dell’automobile

Riuscire a colmare il tragitto dal Marocco a Londra con un solo pieno di gasolio è da considerare alla stregua di una vera impresa, come è facile immaginare. Naturalmente, nell’economia del test hanno dato un grande contributo le capacità meccaniche della Passat 1.6 TDI Buemotion utilizzata.

Volkswagen Passat 1.6 TDI Buemotion

Ma non meno rilevanti sono state le capacità decisionali messe in campo da Joe Achilles nell’ottica di far comprendere come l’efficienza energetica e la sostenibilità possono assumere un ruolo sempre più centrale nel nostro modello di mobilità. Caratteristiche le quali, però, possono essere esaltate anche mediante l’utilizzo di motori e combustibili non solo considerati tradizionali, ma quasi come una reliquia di un passato da eliminare ad ogni costo. Ma è realmente così?

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