Volvo passa al carburante rinnovabile per il trasporto marittimo globale

Alessio Salome Autore
Il brand stima un risparmio annuo di 55.000 tonnellate di CO2
Volvo logo

In un mondo sempre più attento alla salvaguardia del pianeta, Volvo Cars si distingue come leader visionario. Ogni anno, la casa automobilistica svedese affida decine di migliaia di container di materiali di produzione alle navi mercantili.

Ma d’ora in poi, queste immense navi non si muoveranno più a passo con le vecchie abitudini. Si avvicina un cambiamento rivoluzionario: la sostituzione del tradizionale carburante fossile con carburante da fonti rinnovabili.

Volvo: si affiderà solo a carburante proveniente da fonti rinnovabili

Il brand ha deciso di fare un passo in avanti, distinguendosi come la prima casa automobilistica al mondo a compiere un salto del genere. Tale mossa permetterà alla società di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto marittimo intercontinentale, con una stima di 55.000 tonnellate di CO2 risparmiate ogni anno.

Impressionante, non è vero? Per rendere l’immagine ancora più vivida, immaginate un camion a pieno carico che fa il giro dell’equatore per circa 1200 volte. Ecco la quantità di CO2 che Volvo Cars prevede di risparmiare.

Il carburante rinnovabile in questione è costituito da esteri metilici degli acidi grassi (FAME), derivanti principalmente da oli alimentari di scarto. È importante sottolineare che non vengono utilizzate materie prime legate all’olio di palma o alla sua produzione. Questo carburante sarà usato per i trasporti via mare di materiali di produzione verso le strutture in Europa e nelle Americhe, nonché per le spedizioni globali di pezzi di ricambio.

Per l’azienda rappresenta un importante passo in avanti

Il cambio di rotta, però, non deve essere visto come una soluzione definitiva alle emissioni di CO2 dal trasporto marittimo, ma come un importante passo avanti, secondo Javier Varela – COO e vice CEO di Volvo Cars. Egli afferma che questa iniziativa dimostra che possono agire subito, adottando soluzioni che consentono di ottenere risultati significativi nell’attesa di alternative tecnologiche efficaci a lungo termine.

Per Volvo, l’obiettivo non è solo vantaggio competitivo. Al contrario, spera di stimolare altri produttori di auto a prendere l’iniziativa. Perché? Per aumentare la domanda di trasporti marittimi ecologici e promuovere i carburanti rinnovabili come una valida soluzione a medio termine. Come sottolinea Javier, hanno tutti la responsabilità di agire.

Il nuovo progetto vede la collaborazione dei suoi partner logistici

Per realizzare questo progetto, il costruttore svedese ha collaborato con i partner logistici Maersk, Kuehne+Nagel e DB Schenker. A partire dal 1° giugno 2023, questi fornitori di servizi logistici adotteranno carburanti rinnovabili per soddisfare il fabbisogno energetico dei trasporti di container per Volvo Cars.

Nel caso in cui il carburante rinnovabile non sia disponibile per una spedizione, il partner logistico lo utilizzerà per un’altra rotta, garantendo così una riduzione complessiva dell’uso di combustibili fossili. Il carburante rinnovabile stesso è certificato e sostenibile secondo la direttiva europea sulle energie rinnovabili e non viene prodotto a scapito delle colture alimentari.

L’azienda continua a valutare le opportunità per migliorare la sostenibilità in tutti gli aspetti della sua catena di fornitura e in tutti gli ambiti della sua attività, ha affermato Javier Varela. Il piano di Volvo Cars è audace: ridurre l’impronta di carbonio del ciclo di vita di ogni auto del 40% tra il 2018 e il 2025, puntando alla neutralità climatica nelle produzioni entro il 2025. Questi traguardi sono passi fondamentali per realizzare il suo ambizioso obiettivo di diventare un’azienda climaticamente neutra entro il 2040.

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