Occorre una NATO delle batterie auto elettriche per combattere contro la Cina: lo dice ad Automotive News un top manager di un’azienda che produce componenti per veicoli full electric. Serve una rivoluzione all’Occidente per essere competitivo. La NATO, Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord è un’alleanza militare intergovernativa nel settore della difesa tra 31 Stati membri, di cui 29 europei e due nordamericani, istituita all’indomani della seconda guerra mondiale. In piena guerra fredda contro l’URSS. Analogamente, ora che c’è il Dragone che sovrasta tutti.
Unire le forze
Serve quindi unire le forze, dagli States all’Ue, per controbilanciare la Cina. Che controlla la filiera dell’auto elettrica e ha in mano le batterie. Le Case cinesi hanno un vantaggio: il controllo statale sulla filiera delle batterie elettriche, dalle miniere da cui vengono estratti i materiali per costruirle all’assemblaggio finale.
Dove vince la Cina
Il Regno di Mezzo controlla il mercato dei semiconduttori, delle batterie, nonché dei minerali critici: materie prime essenziali per realizzare i primi due prodotti. Per realizzare prodotti ad alto contenuto tecnologico. Pechino, infatti, ha in mano il 55% delle miniere e dei giacimenti mondiali. Più l’85% della capacità di raffinazione di queste risorse. La quota di mercato globale relativa alla produzione di batterie in mano al Celeste Impero equivale al 35%. Ecco perché la Repubblica popolare potrebbe esercitare una forte influenza geopolitica su Stati Uniti ed Europa: rincorrono Pechino è la regina sia dell’offerta sia della domanda di auto elettriche: è il più grande mercato in termini di veicoli acquistati. Non contenta, la Cina ha la leadership anche delle PHEV, le auto termiche ibride plug-in, ricaricabili, con grande batteria.
Il guaio degli States
Gli Stati Uniti (nonostante Tesla sia il principale produttore globale di auto elettriche) non sono autonomi: dipendono fortemente dall’importazione di elementi chiave. Chissà se la possibile vittoria di Trump possa accelerare il processo verso una NATO delle batterie delle auto elettriche.