Un uomo con una sigaretta ha distrutto 600 auto, di cui 100 Mercedes

Andrea Senatore Foto Autore
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Una sigaretta accesa nel posto sbagliato e nel momento sbagliato può costare ad una persona una vita di sofferenze. I media in Corea hanno riferito di un caso in cui un uomo che di professione lava auto ha distrutto più di 600 auto, di cui 100 Mercedes. Il caso risale a un anno fa, ma solo ora la sentenza è stata pubblicata. Previsti 18 mesi di carcere e una multa di $ 72.900 per il responsabile.

Uomo distrugge 600 auto accendendo una sigaretta

Il condannato è un uomo di 31 anni, il cui nome non è stato comunicato secondo le leggi del Paese, che avrebbe causato involontariamente l’incidente. Nel suo furgone c’era una bombola di gas di petrolio liquefatto (GPL) usata per produrre vapore ad alta pressione per il lavaggio di auto.

L’uomo stava lavorando in un garage sotterraneo di un condominio di lusso nella città meridionale di Cheonan. Lì ha acceso una sigaretta senza accorgersi che la valvola della bombola era aperta. Ha così provocato un incendio nella sua auto, che però, a causa della fuoriuscita nell’aria del GPL altamente esplosivo, ha provocato un incendio poi cresciuto di dimensioni. L’incendio ha causato danni per 3,1 milioni di dollari all’edificio e a più di 600 macchine, tra cui 100 auto Mercedes-Benz e 70 altre auto di lusso.

L’incendiario è stato condannato per incendio doloso e pagherà solo $ 72.900 perché questo è il massimo coperto dalla sua polizza assicurativa. Il suo avvocato ha affermato che l’uomo non era a conoscenza del fatto che la bombola del GPL dell’autolavaggio mobile fosse stata aperta e che il gas fosse fuoriuscito nell’aria. E si rammarica di aver causato gravi danni che potrebbe dover pagare per il resto della sua vita.

Il giudice ha ritenuto che l’uomo fosse direttamente responsabile dell’incendio perché non aveva rispettato gli ordini del suo capo di chiudere la valvola prima di entrare nel seminterrato dell’unità dopo aver terminato i lavori altrove.

Autolavaggio

Un’attenuante della sentenza è stata il fatto che nessun altro è rimasto ferito, tranne lo stesso colpevole, che ha riportato ustioni di terzo grado. Ammette di aver tentato di fumare vicino alla bombola, ma insiste sul fatto che il gas liquefatto è fuoriuscito per ragioni sconosciute e quindi non è stato direttamente responsabile dell’esplosione. La corte ha condannato anche il 34enne gestore dell’auto lavaggio mobile con sospensione della pena.

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