Un nuovo motore a combustione alimentato a idrogeno potrebbe rendere inutili le auto elettriche

Dario Marchetti Autore
La soluzione è stata sviluppata da un’azienda israeliana, Aquarius Engines
Idrogeno per i motori auto

Le auto elettriche continuano a stentare molto, tanto da rappresentare al momento un problema di non poco conto per il settore automobilistico. Non stupisce eccessivamente, quindi, la ricerca di strade alternative in grado di agevolare comunque una mobilità più sostenibile a livello ambientale.

Su questa strada arriva ora una novità di grande rilievo, ovvero il nuovo motore a combustione alimentato a idrogeno, creato da Aquarius Engines. L’azienda che lo ha varato lo ha presentato infatti alla stregua di un’alternativa ecologica e più conveniente dal punto di vista economico rispetto alle tradizionali batterie che alimentano i veicoli elettrici.

Aquarius Engines propone un motore a combustione alimentato da idrogeno: di cosa si tratta?

L’azienda israeliana Aquarius Engines sembra aver trovato una soluzione in grado di sostituirsi ai motori elettrici. La soluzione in questione è un propulsore a combustione alimentato da idrogeno in grado di non produrre emissioni. A questo primo vantaggio ne cumula un secondo, rappresentato dai costi notevolmente contenuti, sia a livello di produzione che di manutenzione. Oltre ad un peso limitato ad appena dieci chilogrammi.

Idrogeno per motori

Quella che sembra sulla carta un’ipotesi fantascientifica, è invece presentata come un’innovazione già in fase di prototipo che, nel caso passasse alla produzione di massa, potrebbe scrivere una pagine completamente nuova per quanto riguarda la storia dell’industria automobilistica e della mobilità sostenibile.

Soprattutto alla luce dei tanti problemi che si stanno addensando sulle auto elettriche, tanto da condurre il settore in una crisi dai contorni ancora indefinibili. Resi tali dalle incognite di carattere politico che stanno rendendo l’automotive mondiale protagonista di una disputa che mischia ragioni commerciali a quelle di di carattere geopolitico.

Idrogeno al posto dell’elettricità, non sembra più una semplice utopia

La guerra commerciale tra l’Unione Europea e la Cina sta salendo di intensità, giorno dopo giorno. Così come è sempre più evidente lo scarso appeal delle politiche ambientali proposte per il settore della mobilità dalle istituzioni continentali.

Politiche che stanno provocando una vera e propria spaccatura in seno all’UE, con la Germania ligia al rispetto delle normative già messe in cantiere e l’Italia molto dubbiosa sull’opportunità di proseguire su una strada sempre più accidentata.

Lo stallo che ne consegue va a riflettersi sullo stesso mercato, come è possibile vedere da quanto accaduto ad agosto, quando il dato delle immatricolazioni di nuove auto elettriche si è inabissato a -36% rispetto a dodici mesi prima. Evidenziando il disamore dei cittadini europei verso le auto a batteria.

In un quadro così complesso, si va ora a inserire il motore a combustione alimentato da idrogeno di Aquarius Enginers. Il prototipo, basato su modello sviluppato nel 2014 e funzionante a benzina, è già stato testato dalla società austriaca AVL-Schrick, dimostrando di poter effettivamente funzionare senza proporre alcun genere di problema.

Un design molto semplice

Diversamente da quanto accade nei tradizionali motori a combustione, che presentano centinaia di parti mobili, il prodotto dell’azienda israeliana fa leva su un design estremamente semplice. Tanto da presentare un solo componente mobile: un pistone.

Si tratta di un motore lineare, comportando di conseguenza il movimento del pistone in una direzione lungo un solo asse. Mentre si muove avanti e indietro, l’idrogeno viene iniettato alternativamente in ciascun lato del cilindro, portando alla creazione di un’esplosione destinata ad alimenta il movimento.

Idrogeno per motori

Come abbiamo ricordato, i motori tradizionali presentano un centinaio di parti fisse, che in quello di Aquarius Engines si riducono ad una ventina. Ne conseguono costi di produzione molto inferiori, i quali si abbinano a livelli maggiori di efficienza e riduzione dei processi di manutenzione.

Non meno semplice è poi il funzionamento. Il pistone, infatti, interagisce con delle bobine magnetiche che hanno il compito di generare elettricità, mostrando la necessaria capacità di caricare gli alimentatori dei veicoli elettrici.

Dotato di una potenza pari a 16 kW, che diventeranno 80 nel futuro, il motore israeliano presenta anche un’altra caratteristica di gran pregio: l’assenza di emissioni nocive. Resa possibile dal fatto che dalla combustione dell’idrogeno viene generato esclusivamente vapore acqueo.

Il risultato che ne consegue è quello di un motore non solo ecofriendly, ma anche in grado di abbattere in maniera estremamente significativa il costo dei veicoli elettrici. Risolvendo d’incanto il problema che sta frenando l’adozione degli stessi da parte di quelle classi popolari al momento escluse dalla possibilità di partecipare alla rivoluzione green.

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