Per Volkswagen pericolo di mega multa europea CO2: disastro Green Deal Ue

Ippolito Visconti Autore News Auto
Addirittura 1,5 miliardi di euro di sanzione da Bruxelles, a carico di un costruttore già in grave difficoltà.
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Tempesta e impeto sopra Volkswagen: Sturm und Drang per una mega multa di 1,5 miliardi di euro nel 2026 dovute alle emissioni del venduto nell’Unione europea nel 2025. È la stima del costruttore. Bruxelles, come da regolamenti Ue approvati nel 2019 dalla stessa sinistra tedesca ultra green, sanzionerà VW perché le sue macchine immatricolate quest’anno inquinano troppo rispetto al limite previsto. In tutto, l’Acea costruttori parla di 16 miliardi di euro al complesso delle Case. Con ripercussioni tremende su investimenti e occupazione.

Unione europea nel panico

L’Ue, con le proprie mani, fa del male a una gallina dalle uova d’oro: l’industria auto. Sono dolori per il colosso VW. Già in gravissima crisi, tanto che dovrà alleggerirsi di un numero elevato di dipendenti in futuro. Le elettriche non vanno, per la concorrenza di Tesla e delle cinesi. Nella stessa Cina, VW va molto giù. Negli Usa, ci sono i possibili dazi di Trump. Situazione davvero delicata, coi verdi di sinistra alle prese con le elezioni del 25 febbraio 2025. Infatti, il cancellerie Scholz corre ai ripari annunciando una tardiva maxi campagna Ue di incentivi auto elettriche sovranazionali, non dei singoli Stati.

Meccanismo infernale

Nel 2025, l’Ue inasprisce parecchio gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per i produttori. Auto: le emissioni medie delle nuove vendute dovranno scendere sotto i 93,6 g/km, con una riduzione del 19% rispetto ai 116 g/km in vigore nel 2024. Veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate: target da 185 a 154 g/km, con un -17%. Il superamento dei limiti comporta multe fortissime: 95 euro moltiplicati per l’eccesso di g/km di COe e per il volume delle immatricolazioni. Le Case devono consegnare più elettriche, che generano meno utili delle termiche. In un periodo in cui ci sono già vari profit warning: è un delirio.

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Soldi a Tesla e ai cinesi

La soluzione per non pagare la multa di 1,5 miliardi di euro c’è: fare un pool con Tesla e con le Case cinesi che vanno forte in fatto di elettriche. Questo però non è gratis, si paga. Magari molto meno del miliardo e mezzo, ma si sborsano preziosi quattrini. Inoltre, dando altri soldi a chi già naviga nell’oro (la Casa di Musk e quelle orientali come BYD), si rende più forte il competitor. Non si capisce più nulla: l’Ue ostacola la Cina coi dazi anti elettriche Dragone, le quali poi si arricchiscono grazie alle norme della sinistra ecologica di Bruxelles. Non s’era mai visto in passato un pasticcio automotive, economico, politico e sociale del genere. In tutto questo, i politici di Pechino osservano senza muovere un dito, pronti a passare all’incasso dall’alto della loro enorme competenza che si scontra con le anomalie della tecnocrazia Ue. Se ne riparlerà dopo le elezioni in Germania, attese come un incubo sulla Terra dai partiti di sinistra di Berlino e di Bruxelles.

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