Nessuno vuole l’auto elettrica: per farla vincere, le lobby barano col bando termico

Ippolito Visconti Autore News Auto
Lo smartphone ha vinto in modo naturale, mentre il full electric viene rifiutato.
auto elettrica

Le lobby del full electric barano: impongono il bando termico pur di far vendere qualche auto elettrica in più. Risultato, flop totale delle vetture a corrente. Qualcuno cerca di spingerle col trucco, bloccando artificialmente le macchine a benzina e diesel. Un doping da squalifica. Invece, lo smartphone ha vinto in modo naturale, senza aiutini di gruppi di potere. Altri furti sportivi: dare continui aiuti statali (dei contribuenti) all’elettrico, e millantare prestazioni future di ricariche inesauribili e istantanee. Venditori di fumo. L’auto elettrica andava lasciata crescere senza nessun blocco per le termiche: se e quando la tecnologia BEV si fosse rivelata superiore, naturalmente avrebbe avuto il sopravvento.

Previsioni vergognose

Pur di farla franca, chi appartiene alla lobby elettrica spara previsioni a casaccio: prevede la crescita del full electric. Si vede un quarto di consegne in più. Ossia il 25% totale. Che è 

il doppio di oggi. Le vendite BEV sono attualmente in calo del 10%. In parallelo, le Case sborseranno 18 miliardi di euro di multe per la CO2. Ma quale crescita elettrica: le macchine a corrente sono destinate a restare lì dove sono o a crollare. Da denuncia poi il mischione che i furbetti dell’elettrico fanno: miscelano BEV elettriche e PHEV ibride termiche ricaricabili, dicendo che le secondo fanno parte delle prime. Per dopare i numeri, sono disposti a tutto.

Propaganda oscena

Le auto elettriche non hanno zero emissioni, né nel ciclo di produzione né durante l’utilizzo né nello smaltimento delle batterie. Un imbonitore in tv dice tante fesserie urlando per essere credibile: chi abbocca compra il prodotto. Può essere qualcosa per far rendere i maschi più belli, come accaduto in passato con successo. La stessa malafede di chi dice che l’elettrico è green: propaganda oscena. Intanto, si perdono milioni di posti di lavoro senza il termico: politici irresponsabili. Dovrebbero invece sportivamente ammettere la sconfitta.

Auto elettrica costosissima e scomodissima

Non c’è nessuna possibilità che l’elettrica si affermi come mezzo di massa. Le persone continueranno a usare benzina e diesel per parecchi anni, perché l’auto elettrica è costosissima. Ma occhio: se l’elettrico costasse meno del termico e se l’autonomia fosse di 1.000 km, e se la carica avvenissse in 5 minuti, comunque il benzina trionferebbe. Senza il trucco delle leggi limitanti contro il diesel, questo sarebbe ancora primo.

auto elettrica

Batteria auto elettrica: incubo

La durata delle batterie è una delle principali preoccupazioni per i consumatori. Il tasso medio di deterioramento è del 2,2% all’anno e del 10,4% ogni 161.000 km. Il riutilizzo delle batterie a fine vita per l’accumulo di energia è tecnicamente possibile, ma ancora poco diffuso a causa dei costi elevati e delle limitazioni tecniche. Fonte rapporto della Ricardo Energy & Environment, commissionato dalla FIA (per cercare di dire che l’elettrico è superiore al termico come sostenibilità). Durante la produzione, le auto elettriche generano emissioni di GHG (Greenhouse Gases ovvero i gas a effetto serra) più elevate rispetto ai veicoli tradizionali a causa della fabbricazione delle batterie, che richiede un’alta intensità energetica. L’utilizzo di materiali riciclati, come alluminio e acciaio, può ridurre notevolmente le emissioni di GHG. La produzione di batterie, però, rimane la fase più critica a causa dell’alta intensità energetica e delle materie prime impiegate. L’uso di energie rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi sono strategie fondamentali per diminuire l’impatto ambientale. 

GHC: anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idrofluorocarburi (HFCs), perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6). Da sottolineare che il vapore acqueo, anche se è responsabile maggiore all’effetto serra naturale, non è direttamente influenzata dalle attività umane e quindi non è incluso.

Insomma, se forse quando in futuro: è sempre così per l’elettrico. Oggi no, ma vedrai domani. Una promessa per allocchi.

  Argomento: