Il governo Meloni dice sì ai dazi Ue auto cinesi: scelta boomerang

Ippolito Visconti Autore News Auto
L’esecutivo sempre in linea con le scelte di Bruxelles.
auto cinese

Anche stavolta, il governo italiano è in linea con le scelte di Bruxelles: dice sì ai dazi Ue auto cinesi. Lo evidenzia il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in occasione di un bilaterale alla Farnesina con Wang Wentao, ministro del Commercio estero cinese. Siccome in ballo ci sono anche altri temi come le crisi internazionali (Ucraina, Gaza e Mar Rosso), la tutela della proprietà intellettuale, l’interscambio commerciale nel settore agroalimentare, allora Tajani ha confermato la volontà italiana di collaborare con la Cina. le relazioni tra Italia e Dragone stanno attraversando una importante fase di rilancio, ha aggiunto. 

“La Cina è il nostro primo partner commerciale in Asia e il secondo tra i Paesi extra Ue, dopo gli Usa. Ho voluto ribadire la necessità di un accesso equo al mercato cinese e di una parità di condizioni per le nostre aziende, in particolare per le Pmi e per le aziende del settore agroalimentare. Proprio partendo da questo presupposto vogliamo continuare a lavorare con i nostri partner cinesi per rafforzare la cooperazione economica e riequilibrare la bilancia commerciale tra Roma e Pechino”, chiosa il ministro.

Perché è un boomerang

Stando a indiscrezioni, il governo Meloni punta a 1,4 milioni di auto prodotte in Italia ogni anno per il 2030. Di cui, un milione di Stellantis e 400 mila dei cinesi. Ci sono stati incontri con vari Gruppi orientali. Specie Dongfeng. Risultato: zero. Non siamo attraenti per burocrazia e tasse. E perché ormai l’auto elettrica è vista come il fumo negli occhi. Se prima avevamo qualche speranzella di attrarre una cinese grazie a vari incentivi, adesso che abbiamo detto sì ai dazi le cose peggioreranno. 

italia cina auto

Mistero rapporti fra Italia e Cina

Da una parte l’Italia vuole buone rapporti con la Cina. Dall’altra votiamo pro dazi anti Dragone. Come si fa così a dialogare col Paese della Grande Muraglia? Noi li danneggiamo: le Case orientali avranno margini di profitto inferiori.

Massima cautela anche per tutto ciò che riguarda l’auto elettrica. Il target Italia è diffondere il full electric. Che ha batterie cinesi e componenti di ogni genere cinesi. Se ci facciamo un po’ nemico l’ex Celeste Impero, avremo ricadute negative pure sul full electric.

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