Colonnine di ricarica dell’auto elettrica in Italia: la classifica degli operatori 

Ippolito Visconti Autore News Auto
Buone nuove per chi possiede un’auto elettrica in Italia. Ecco i dati della piattaforma Piattaforma unica nazionale (Pun) del Gse (Gestore dei servizi energetici) appena aggiornati.
Colonnine di ricarica dell’auto elettrica in Italia 2

Buone nuove per chi possiede un’auto elettrica in Italia. Ecco i dati della piattaforma Piattaforma unica nazionale (Pun) del Gse (Gestore dei servizi energetici) appena aggiornati. Si è infatti conclusa la prima fase di caricamento sul portale del Gse che mappa i punti di ricarica per i veicoli elettrici accessibili al pubblico. Quando la piattaforma è andata online a fine marzo, avevano caricato i dati sulla piattaforma solo 6 operatori: le aree di ricarica erano 12.842 e i punti di ricarica 32.007. Ora le aree di ricarica sono 19.731 e i punti di ricarica 47.455. In genere, due punti a colonnina. 

I fornitori più forti

Enel X con 18.126 punti di ricarica

Be Charge di Eni con 13.459 punti di ricarica.

A2A (2.625 punti di ricarica).

Go Electric Stations (2.281).

Acea (1.156).

Neogy (1.057).

Duferco (1.001).

Ewiva (1.001).

TheF Charging (701).

Repower (679).

Free to X (678).

Atlante (611).

Heracomm (594).

Emobitaly (520).

Gmt (299), UnoEnergy DriWe (288), GasGas (275), Ionity (264), Agsm Aim (213), Electrip Italy (148), Sagelio (132), Nrg4You (106), Route220 (102), Axpo (90), FastWay (84), Leitner Energy (78), Edison (70), Convergenze (57), Electriease (47), Enerbroker (41), Alpha Mobility (38), Iplanet (35), Spesa Intelligente (26), Eurospin Tirrenica (22), Enercom (14), Eurospin Lazio (14), Gewiss (14), Eum Genossenschaft (12), Tdm (12), Eurospin Sicilia (10), Port Utilities (10), Eurospin Puglia (8), Valle Camonica (7), Aecos (6), Greendata.Solutions (2), Iti Service (2), ViaFast (2) e SmartBit (1). 

Quale potenza?

Ci sono 4.281 colonnine a ricarica lenta, 21.174 accelerata, 17.036 a ricarica veloce e 4.964 ultra veloce. Quelle a ricarica lenta sono il 9% del totale, quelle a ricarica accelerata il 44,6%, quelle veloci il 35,9% e quelle ultra veloci il 10,5% del totale. 

Distribuzione regionale: ecco le migliori. In Lombardia ci sono 9.400 punti di ricarica, in Piemonte 5.192, nel Lazio 4.653, in Veneto 4.293, in Emilia-Romagna 4.043. Seguono Toscana (2.896), Campania (2.390), Sicilia (2.318), Trentino-Alto Adige (1.592), Puglia (1.535). 

colonnine

Ma in arrivo tre brutte news

Colonnine a parte, prima in Italia ti hanno raccontato che con l’auto elettrica hai tante agevolazioni, ma poi piano piano arrivano le batoste. È solo questione di tempo, perché si sentano tre legnate.

1) Da qualche anno, i possessori di un’auto elettrica a Pinerolo (36 mila anime in quel di Torino) hanno usufruito di un abbonamento gratuito per il parcheggio nelle strisce blu del Comune piemontese. Quindi, chi ha una qualsiasi macchina paga la sosta, chi ha la full electric no. Ma da ottobre 2024 gli abbonamenti gratuiti per auto elettriche saranno tutti revocati senza più possibilità di rinnovo neppure a prezzi agevolati. Ai Comuni servono soldi. In più, i grillini si contraddicono. Ieri era tutto elettrico, il futuro: l’assessore all’Ambiente Giulia Proietti (M5S) sostiene che le elettriche debbano pagare. Perché costano e solo chi ha tanti soldi se le compra. E perché occupano più spazio delle termiche. Attenzione perché queste idee si propagano alla velocità della luce nel Paese: molti enti imiteranno Pinerolo. Con relative multe per sosta vietata: altri denari.

2) Chi ha l’auto elettrica impazzisce sempre più per capire se possa entrare gratis nelle Ztl. Qualche Comune dà l’ok, altri no, altri prima sì e poi no. Un delirio da 95 euro di multa a botta. Oggi le elettriche entrano gratis nella Ztl Area C Milano. A inizio 2024 alcuni assessori di maggioranza hanno fatto pressione su Sala affinché faccia pagare l’ingresso in Area C a ibride e elettriche. 

3) L’energia elettrica, con il calo della domanda di agosto e il boom delle rinnovabili, costa meno in tutta Europa, tranne che in Italia. Qui il prezzo tocca nuovi massimi, 134 euro al Mw, con un aumento del 12%, sulla spinta delle centrali a ciclo combinato: il gas sale a 40 euro al megawattora, ai vertici dell’anno.

  Argomento: 
X