Assicurazioni auto: la RCA tra classe interna e classe universale, cosa significa?

giacomo mazzarella

Il meccanismo assicurativo italiano, per quanto riguarda lo spaccato delle auto e degli altri veicoli è basato sul meccanismo bonus malus. Un meccanismo che va approfondito ben oltre il fatto che i sinistri fanno salire di classe e che la virtuosità al volante la fa scendere. Esistono cose assolutamente da approfondire, che tirano dentro anche le agevolazioni sul premio previste per esempio dalle normative della polizza RCA famiglia o della legge Bersani. Parliamo di classi interne e classi universali, una differenza che molti non considerano. Ecco una sintetica guida per comprendere per davvero questo particolare meccanismo.

L’assicurazione auto e il premio da versare, come funziona il meccanismo bonus malus

Alla prima assicurazione, cioè quando un automobilista acquista l’auto la prima volta, apre una assicurazione che è obbligatoria. Si può fare a meno della polizza furto e incendio, della garanzia infortuni del conducente, della polizza cristalli, ma non si può fare a meno della polizza RCA. Si tratta della polizza sulla Responsabilità Civile, che, ripetiamo, è obbligatoria. Una volta aperta la polizza si entra in classe 14. Infatti il sistema assicurativo delle polizze RCA è basato sul meccanismo premiale che consente di scendere di classe e pagare meno di premio, se non si commettono sinistri con propria responsabilità, anche parziale. Dopo 14 anni trascorsi senza cagionare sinistri con colpa, si scende nella classe più bassa, che è la classe uno. Più alta la classe più si paga di assicurazione e viceversa.

Le classi di merito con la legge Bersani o con la polizza famiglia

Il premio da versare sulle polizze RCA è variabile ed è influenzato da una serie di fattori. Come dicevamo, c’è la classe di merito del sistema bonus malus. Ma poi c’è l’età del conducente il veicolo, gli anni di patente, la cilindrata del veicolo, la sua alimentazione e così via dicendo. La differenza di premio tra una classe 14 ed una prima classe è enorme per la RCA. A tal punto che sono state introdotte da tempo alcune agevolazioni in materia assicurativa che molti hanno sfruttato. Per esempio con la legge Bersani si poteva far entrare la seconda auto del nucleo familiare appena comperata e da assicurare la prima volta, nella stessa classe di merito del primo veicolo. La condizione era che si doveva trattare di auto per auto, moto per moto e così via. Inoltre, agevolazione solo sul secondo veicolo e per una sola volta. Con la polizza famiglia invece, via le limitazioni, con la possibilità di godere della classe di merito più favorevole che si estende da una auto a qualsiasi altro veicolo della famiglia e non soltanto sul secondo ma eventualmente, su tutti gli altri veicoli.

La classe di merito della polizza RCA, così la classe interna

Ciò che molti trascurano però è che la classe di merito assegnata ad un veicolo su cui viene applicata la normativa di maggior favore della polizza famiglia o della legge Bersani, è una classe interna. Bisogna distinguere infatti tra classe di merito interna ed universale. La cosiddetta classe CU, acronimo proprio di classe universale, è la classe di merito ufficiale di un veicolo. Chi non ha causato sinistri per anni ed è sceso in classe uno, non può andare più giù come classe universale, ma può scendere ancora come classe interna. Ci sono automobilisti che presso la loro compagnia assicurativa si trovano in classi inferiori alla uno e indicate con sigle, lettere o con il segno meno davanti. Ma nel momento in cui si cambia compagnia di assicurazione, la classe usata per l’intero settore assicurativo è la classe uno. Così come il neopatentato che termina il suo primo anno di assicurazione senza incidenti, scende in classe 13 che è quella universale che si porterà dietro al cambio di assicuratore.

Le classi interne vincolano i beneficiari dello sconto a restare sempre con le vecchie compagnie

rca

A prescindere che abbia o meno usato legge Bersani i polizza famiglia, decorso un anno di assicurazione senza incidenti, la classe universale resta la 13. E se si cambia compagnia di assicurazione il premio da pagare sarà in classe 13 e non in classe uno come per esempio si gode con il vecchio assicuratore dove era stata sfruttata la legge Bersani. Un vincolo pesantissimo questo, che apre a critiche relative a questo meccanismo. Ci sono segnalazioni per esempio, di automobilisti che per via di questa differenza tra classe interna e classe universale, perdono il sacrosanto diritto a poter cambiare compagnia. Eppure la libera concorrenza nel settore è diventata un fattore. E fin da quando è stato introdotto lo stop all’obbligo di disdetta 30 giorni prima della scadenza della polizza.

La classe interna perde efficacia dopo 14 anni

Una volta per cambiare compagnia di assicurazione era necessario disdire il contratto con la vecchia compagnia, almeno un mese prima della scadenza. Senza disdetta, il contratto era tacitamente rinnovato, come si dice in questi casi. Adesso con la RCA la disdetta non esiste ed un automobilista può cambiare compagnia ogni anno, semplicemente andando da una agenzia all’altra per esempio. Ma chi è entrato in classe uno grazie alla vettura di suo padre, deve attendere 14 anni per poter tornare libero di cambiare. Sempre che non voglia perdere il beneficio del premio inferiore da pagare. Infatti solo dopo 14 anni senza sinistri la classe universale e la classe interna di un automobilista si uniformeranno. Perché dalla classe 14 se decorrono 14 anni senza incidenti si scende in classe uno. Un vincolo pesante che rende in alcuni casi controproducente l’utilizzo di questi meccanismi.

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