La Mini fu prodotta su licenza Innocenti di Milano dal 1965 al 1975. Prodotta originariamente dalla casa automobilistica britannica, la BMC.
Dal 1974 al 1993 inizia a circolare l’Innocenti Nuova Mini, la cui prima serie è praticamente identica alla Mini classica ed era disponibile in versione 90 (da 998 cc) e 120 (da 1275 cc). Nel 1976-1977, con il passaggio della Innocenti dal controllo della Leyland al controllo di De Tomaso, viene presentata anche una 120 (solito motore 1300 BL, ma diversa messa a punto) con caratterizzazione sportiva, venduta con il nome commerciale di Mini De Tomaso. La De Tomaso è una società italiana per la produzione di automobili, fondata a Modena nel 1959 dal pilota argentino Alejandro de Tomaso. La casa automobilistica si occupava di vetture perlopiù sportive e di gran turismo (anche se furono prodotte pure vetture di lusso, come la Deauville del 1971.
Purtroppo alla morte di Alejandro De Tomaso nel 2003 la vedova e il figlio ne misero in liquidazione l’azienda che non fu acquistata da nessuno fino al 2009, quando il marchio fu messo in vendita ad una quotazione più bassa. Ad acquistarlo ci pensò imprenditore torinese Gian Mario Rossignolo e la ripartenza per la produzione è prevista per il 2011.
L’Innocenti Mini De Tommaso è nata in un momento brutto, l’azienda messa in crisi dalla gestione della Austin Leyland inglese passa di mano all’industriale italo-argentino De Tomaso. La Mini De Tommaso ammiccava ai giovani per il suo carattere sportivo: in pratica alla Mini disegnata da Bertone si diede motore 1.3, si aggiunse una iniezione di cavalli (70 cavalli sul corpo vettura) e connotazione sportiva alla carrozzeria.
Purtroppo non vendette molto per due motivi:
– era assetata di benzina
– costava troppo e molti preferivano acquistare la Mini 90 e truccarla…
Il prezzo attuale per una Mini De Tommaso va dai 1200 euro a salire.
Nel mondo del modellismo la Mini De Tommaso è parecchio ambita, il modellino più diffuso è quello della Polistil.