Il 29% dei proprietari di auto elettriche si è pentito: vuole tornare a benzina o diesel

Ippolito Visconti Autore News Auto
Mentre nel web impazza la fake news della presunta superiorità delle vetture a batteria, il 29% dei proprietari di auto elettriche si è pentito: vuole tornare a benzina o diesel.
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Mentre nel web impazza la fake news della presunta superiorità delle vetture a batteria, il 29% dei proprietari di auto elettriche si è pentito: vuole tornare a benzina o diesel. Lo dice un sondaggio della McKinsey a livello mondiale, come riporta Automotive News. Che ha coinvolto 30 mila consumatori e 15 degli Stati più rappresentativi del mercato (in rappresentanza dell’80% delle vendite totali). Clamoroso il dato Usa: il 46% dei proprietari di elettriche vuole di nuovo il termico.

I pentiti dell’elettrico: perché

Uno: fare il pieno di corrente dalla rete pubblica in strada è scomodo. Bisogna inseguire la colonnina in una rete poco capillare, sperare che non piova (tutto senza copertura sulla testa), augurarsi che app o carta di credito siano accettati, pregare che lo stallo sia funzionante e davvero veloce come promesso. Un’esperienza stressante: non paragonabile al rifornimento pratico e facile di benzina e gasolio. Poi spesso le stazioni sono nascoste, anche agli occhi delle app. Due: ci sono le percorrenze reali limitate, ben diverse da quelle dichiarate dalle Case. C’è qualche inganno? No, nessuna truffa. In laboratorio, l’auto elettrica fa 500 km, ma nella realtà fa 300 km (forse) considerano saliscendi, strada rovinata, uso del climatizzatore, stile di guida. Tre: i consumatori hanno legittimamente aspettative minime di autonomia di 469 km. Basta con l’aspettativa di 435,5 chilometri del 2022. Da valutare infine il costo dell’elettricità. Il mito degli elettroni che fanno risparmiare sta cadendo in disgrazia.

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Grossa sorpresa la fuga dall’elettrico 

“Non me lo aspettavo – ha detto Philipp Kampshoff, leader del Center for Future Mobility -. Ho pensato: ‘Una volta acquirente di veicoli elettrici, resterò sempre un acquirente di veicoli elettrici’. Invece i sentimenti dei consumatori potrebbero andare di pari passo con la lenta implementazione di una rete di ricarica sostenuta dagli Stati Uniti. Solo otto stazioni sono operative in seguito alla creazione del programma nazionale per le infrastrutture dei veicoli elettrici due anni fa”. Ma non c’era il famigerato maxi piano di colonnine americane? Secondo i dati EVAdoption, sino alla fine di maggio, solo 23 Stati yankee hanno iniziato a distribuire finanziamenti dal programma federale da 5 miliardi di dollari. 

Non la compro elettrica, e non mi pento

Il 21% degli intervistati a livello globale non vorrebbe mai passare a un veicolo elettrico. Tra questi, il 33% ha citato problemi di ricarica. Insomma, si previene il guaio. Va tuttavia detto che quando si parla di auto elettrica bisogna distinguere: un conto è Tesla, coi Supercharger che funzionano alla grande ovunque nel pianeta; un altro conto sono le altre marche, le quali non per niente cercano sempre più di affidarsi all’ecosistema geniale di quel mostro di creatività che è Elon Musk.

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