I dazi Ue auto cinesi scatenano l’ira di Pechino nel silenzio delle Case occidentali

Ippolito Visconti Autore News Auto
Commissione europea nei guai. Primo: piazzerà i dazi auto cinesi scatenano l’ira di Pechino, con ritorsioni del Partito Comunista del Paese del Dragone.
auto cinese

Commissione europea nei guai. Primo: piazzerà i dazi auto cinesi scatenano l’ira di Pechino, con ritorsioni del Partito Comunista del Paese del Dragone. Secondo: in tutto questo, nessun Gruppo auto occidentale appoggia in modo chiaro ed esplicito la mossa della Commissione Ue. Così, il Vecchio Continente, stanco e confuso come non mai, è come una zattera in mezzo a mille onde della tempesta nell’oceano. Un vaso di coccio che si è infilato da solo in un vicolo cieco anni fa, dando un assist d’oro alla Cina col bando alle termiche nel 2035. Anzi: la Germania è contro l’idea dei dazi, perché la nazione della Grande Muraglia penalizzare l’occidentale che fa auto di grossa cilindrata, ossia Audi, BMW, Mercedes, la stessa Volkswagen (di cui Audi fa parte). HSBC stima che le Case automobilistiche tedesche generino il 20-23% dei loro profitti globali in Cina. Nel mirino, i presunti sussidi del governo cinese ai costruttori locali: dimostrabili come? Ci saranno indizi, sospetti. Ma le prove? Si giudica e si sentenzia sul sentito dire? Qui ci sono in ballo princìpi etici, morali, giuridici, oltreché economici e finanziari.

Dazi Usa anti Cina: molto diversi da quelli Ue

Gli Usa ci hanno messo un attimo: siccome la Cina con le sue auto elettriche e le sue batterie è pericolosa, stando agli yankee, per gli States, allora la Casa Bianca piazza dazi di protezione. A tutela della bandiera a stelle e strisce. Meno di un mese dopo che Washington ha quadruplicato i dazi per i veicoli elettrici cinesi portandoli al 100%. Difficili da scavalcare. Altra differenza con l’Ue: questa pensa a discrete barriere, tasse abbastanza alte. Ma non tali da fare del male ai cinesi, che hanno margini di guadagno immensi. BYD e Geely, nonché produttori occidentali come Tesla che esportano veicoli dalla Cina all’Europa, hanno la potenza per superare i dazi Ue.

Guerra commerciale con l’auto che fa esplodere tutto

Il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ripetutamente affermato che l’Europa deve agire per impedire alla Cina di inondare il mercato del blocco con veicoli elettrici sovvenzionati. “Se provocate, la reazione e le ripercussioni potrebbero portare a una guerra commerciale devastante per una regione che è ancora fortemente dipendente dalle catene di approvvigionamento dominate dalla Cina per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi climatici”, ha affermato Will Roberts, Automotive Research Lead all’interno del Rho Motion, come riporta Automotive News. La Cina ha rimproverato l’Ue, senza spiegare quale sarebbe stata la sua risposta alle tariffe: minaccia silenziosa, misteriosa. L’incognita del Dragone.

auto cinese

Succederà il 4 luglio 2024: decisione sui dazi anti auto cinese

Si aspetta la scadenza del 4 luglio per l’imposizione di misure provvisorie. Potrebbero tuttavia applicarsi retroattivamente per i 90 giorni precedenti. Le parti interessate avranno tre giorni lavorativi per commentare l’esattezza dei calcoli della Commissione. L’indagine proseguirà fino alla fine di ottobre, quando verrà presa la decisione se imporre dazi definitivi, in genere per cinque anni. I dazi proposti verrebbero applicati a meno che i governi dell’Ue non si oppongano in maniera schiacciante. Gli analisti prevedono tariffe comprese tra il 10% e il 25%. Ogni ulteriore 10% in aggiunta all’attuale tassa del 10% costerebbe agli importatori europei di veicoli elettrici cinesi circa un miliardo di dollari, sulla base dei dati commerciali del 2023.

La quota di veicoli elettrici venduti nell’Ue da parte dei marchi cinesi è salita all’8% da meno dell’1% nel 2019 e potrebbe raggiungere il 15% nel 2025. I prezzi sono in genere inferiori del 20% rispetto a quelli dei modelli fabbricati nell’Ue. I modelli cinesi esportati in Europa includono Atto 3 di BYD, MG di SAIC e Volvo di Geely.

Tavares contro la burocrazia

Il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha affermato che le Case non hanno molto tempo per adeguare le proprie attività e dipendono dall’eliminazione del caos normativo e delle burocrazie. Come dire che tutti questi cambiamenti sono solo deleteri.

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