Dazi UE alle auto cinesi, arrivano le critiche di Stellantis

Francesco Armenio
L’aumento dei dazi da parte dell’Unione Europea sulle auto cinesi ha fatto infuriare diverse case automobilistiche come Stellantis e non solo.
Stellantis

L’annuncio dell’aumento dei dazi sulle auto elettriche cinesi, che dal 10% passeranno fino ad un massimo del 38%, ha fatto infuriare, e non poco, diverse case automobilistiche. In particolare Stellantis, che non ha mai nascosto il proprio disappunto sulla questione dazi sia in Europa che negli Stati Uniti, ha fortemente criticato questa scelta dell’Unione Europea. Dello stesso parere sono Mercedes, BMW e Volkswagen.

Dazi UE sulle auto cinesi: piovono critiche dei produttori automobilistici

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“Stellantis crede nella concorrenza libera e leale in un ambiente commerciale mondiale e non sostiene misure che contribuiscono alla frammentazione del mondo. Studieremo l’annuncio che si concretizzerà a partire dal 4 luglio, quando la Commissione pubblicherà sulla Gazzetta Ufficiale il regolamento che spiegherà nel dettaglio la situazione dei dazi”, si legge in un comunicato del Gruppo automobilistico.

Anche secondo Mercedes, BMW e Volkswagen la scelta di applicare dazi alle auto cinesi è sbagliata, che inoltre potrebbe ritorcersi contro. Oliver Zipse, amministratore delegato del Gruppo BMW, ha dichiarato che i dazi non faranno altro che danneggiare i produttori europei. Dello stesso avviso è Ola Kallenius, numero uno di Mercedes, che ha sottolineato che mettere barriere non serve a nulla, ma anzi c’è necessità di un commercio libero e giusto a livello globale. Anche Volkswagen, che aveva criticato i dazi anche nelle scorse settimane, ha ribadito che l’UE non raggiungerà il proprio obiettivo e finirà per danneggiare il settore automobilistico europeo e, specialmente, tedesco, molto forte sul mercato cinese.

Anche Björn Annwall, Chief Commercial Officer di Volvo, ha voluto dire la sua, affermando che a causa dei dazi i clienti finiranno per pagare di più le auto elettriche. L’azienda svedese, infatti, così come Tesla e Dacia, produce le proprie auto in Cina e saranno colpite anch’esse dai dazi. Tutto ciò si traduce in miliardi di costi aggiuntivi per le case automobilistiche, già in difficoltà a causa del mercato globale in rallentamento.

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