Dacia Bigster: il quarto asso romeno per il poker da un milione

Ippolito Visconti Autore News Auto
Target ambiziosi quelli della romena Dacia (Gruppo francese Renault) emersi nel corso di una giornata dedicata agli investitori.
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Target ambiziosi quelli della romena Dacia (Gruppo francese Renault) emersi nel corso di una giornata dedicata agli investitori. I piani di sviluppo per i prossimi anni puntano al raddoppio del fatturato nel 2030, con margine operativo del 15%, e un milione di auto vendute ogni 12 mesi. Il tutto alla presenza del ceo della Casa, Denis Le Vot, e del capo del colosso transalpino, Luca de Meo. Dacia ha in mano un tris d’assi: nel segmento B (small cars) Sandero e Duster (rispettivamente il mezzo e la Suv più venduti ai privati), più la Jogger nella categoria C (medie). Nel 2025, il costruttore cala sul tavolo il quarto asso, ossia la Suv Bigster (la concept in foto) sempre del segmento C. Così poi da aprire la strada ad altri due modelli. Oltre 300 mila macchine immatricolate ogni anno nel 2030 apparterranno proprio alla categoria C. L’introduzione di altri elettrici ridurrà poi del 50% l’impronta carbonica entro il 2035.

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Perché Dacia centrerà gli obiettivi

In un momento di massima e totale confusione Ue, con le elettriche che in media costano come il fuoco e sono scomodissime (poche colonnine ed energia carissima), la strategia Dacia è davvero vincente. Vetture pratiche, solide, per i padri di famiglia senza grosse pretese in termini di prestazioni. Il 76% dei nuovi clienti arriva da marchi concorrenti, ma il 68% dei proprietari di una Dacia ne compra un’altra al momento di cambiare. Ci si affeziona a un mezzo a costo ragionevole, con motore termico, alla sua facilità di uso, col pieno alla pompa che è una passeggiata. Il tutto grazie al riutilizzo di piattaforme, scocche e tecnologie del Gruppo Renault: sinergie straordinariamente efficaci. Incide pure il tasso di carry-over (riuso di componenti) tra veicoli: siamo fra il 40% e l’80%. Mentre l’Ue è ancora più disorientata di prima fra elettrico, dazi, timori di ritorsioni cinesi, Dacia farà molta strada con le sue auto “ex low cost”. Da capire meglio invece gli sviluppi dell’elettrica Spring e di altre a batteria di Dacia.

Promozioni interessanti: Duster con anticipo di 1.700 euro, e 36 rate di 158,52 euro

Accattivanti infine le promo Dacia. Per esempio, il finanziamento con Valore futuro garantito riferito alla Duster Expression 4×2 TCe 100cv ECO-G 100 a 18.400 euro. Valido in caso di rottamazione di un veicolo usato da Euro 0 a euro 2 incluso di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi, incluso il contributo statale 2024. Anticipo 1.700 euro, e 36 rate di 158,52 euro. Importo totale del credito 16.700, Valore futuro 14.338 per un totale massimo di 30.000 km. In caso di restituzione del veicolo eccedenza chilometrica 0,10 euro/km. Importo totale dovuto dal consumatore 20.044,7 oltre la rata finale. TAN 6,99%, TAEG 8,48%. Salvo approvazione Mobilize Financial Services. 

Dacia contro Fiat Grande Panda, battaglia futura

Prevediamo anche uno scontro in campo aperto nel Vecchio Continente fra Dacia (Sandero, più che Spring) e Fiat Grande Panda (ibrida, più che elettrica): saranno questi i due contendenti di una discreta fetta di mercato. I clienti tipo? Papà e mamme con voglia di veicoli semplici.

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