Ancora problemi per Stellantis: azione legale a causa degli airbag Takata

Francesco Armenio
Un’azione legale contro Stellantis è partita a causa dei 600.000 richiami che coinvolgono veicoli Citroen C3 e DS 3.

Lo scorso mese di maggio Stellantis è stata costretta a richiamare più di 600.000 veicoli tra Citroen C3 e DS 3 per un problema legato agli airbag Takata. Nella nota si leggeva che questi, a causa di un difetto, potrebbero non scoppiare, mettendo in pericolo conducente ed eventuali passeggeri. Per questo motivo, il Gruppo automobilistico ha vietato la guida delle auto coinvolte ai relativi proprietari. Si tratta di una situazione molto complicata che mette in difficoltà migliaia di automobilisti, costretti a non poter utilizzare l’auto per diversi mesi a causa della mancanza di pezzi di ricambio e auto di cortesia.

Stellantis, dalla Francia parte un’azione legale per la questione legata agli airbag Takata

Stellantis logo

Secondo quanto riportato da L’Automobile Magazine, la piattaforma Myleo, gli stessi avvocati che si sono occupati della situazione legata ai problemi con i motori PureTech, avrebbe intrapreso una nuova azione legale anche per gli airbag. L’azienda Takata, società giapponese fallita qualche anno fa, ha fornito pezzi per diverse case automobilistiche negli ultimi anni. Dal 2000 in poi, sia FCA (ora Stellantis) che Toyota avevano riscontrato problemi con gli airbag che, potenzialmente, ad oggi si trovano su 8 milioni di veicoli (ovviamente non tutti con questo problema).

L’azione legale permette ai proprietari dei veicoli coinvolti in questo richiamo di iscriversi ad un costo di 339 euro. Al momento l’azione legale è aperta solo per i consumatori francesi, ma potrebbe presto espandersi anche in altri Paesi dove sono presenti le auto coinvolte dal richiamo. L’azione punta ad un risarcimento in denaro per tutti i proprietari coinvolti, anche se il percorso sarà molto lungo. Le iscrizioni saranno aperte fino all’8 settembre 2024, per poi proseguire con la battaglia legale che potrebbe durare diversi anni. Intanto Stellantis ha inviato una lettera a tutti i proprietari delle C3 e DS 3 coinvolte nel richiamo e sta cercando di risolvere la questione nei tempi più brevi possibile.

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