Alfa Romeo e Lancia nel motorsport: il sogno può divenire realtà

Ippolito Visconti Autore News Auto
Il grande ritorno di Alfa Romeo e Lancia nel motorsport, due marchi che il mondo ci invidia. A dare l’annuncio, il capo Stellantis Tavares
Alfa Romeo e Lancia nel motorsport

Il grande ritorno di Alfa Romeo e Lancia nel motorsport, due marchi che il mondo ci invidia. A dare l’annuncio, il capo Stellantis, Carlos Tavares, durante una tavola rotonda tenutasi a Misano Adriatico (Ravenna). Qui, in Emilia-Romagna, c’è l’appuntamento italiano della Formula E. Naturale pertanto parlare di sport. Quando? Sui cordoli o sulle strade dei rally? Presto per dirlo, ma l’intenzione c’è.

Alfa Romeo e Lancia nel motorsport: il DNA del Biscione

Per quanto riguarda Alfa, Tavares ha detto che il motorsport fa parte del DNA del brand, è parte della sua storia: “Sentiamo di avere la responsabilità di mantenere vivo il valore del marchio nelle corse”. Quindi, discussioni a riguardo sono già in corso tra Jean-Marc Finot (numero uno del motorsport di Stellantis) e Jean-Philippe Imparato (capo del Biscione). 

La data della decisione? Non prima della fine dell’anno, dice il dirigente portoghese. Le ipotesi: Formula E, Wec, Formula 1, campionati a ruote coperte. Una sorta di ciclo storico, che riguarda il motorsport, la vita, perfino gli imperi: “Inizia in modo, cresce, scoppia e poi scende. Ancora e ancora”, ha asserito Tavares. L’ideale? Entrare quando i costi sono ragionevoli e poi crescere insieme alla disciplina, diventando più competitivi: “Il momento giusto per noi, in cui il ritorno sull’investimento dal punto di vista del marketing sia accettabile”. 

Perché Alfa profuma di sport: per dire, nel 1950 uno strepitoso Nino Farina vinse l’edizione inaugurale del Campionato di Formula 1 sulla divina 158 sovralimentata. Poi, il fenomeno Juan Manuel Fangio su una 159.

Alfa Romeo e Lancia nel motorsport

Lancia nei rally, che emozione

In quanto a Lancia, merita di tornare nel motorsport, rally o no, sostiene il manager lusitano. Ed ecco la chiave di lettura: gli sport motoristici esistono solo come strumento di marketing del settore automobilistico, quindi “dobbiamo fare le cose nella giusta sequenza. Ora stiamo rivitalizzando, rinnovando il marchio. Questo è il punto focale”. Rammentiamo che la Casa italiana è fra le più vincenti nella categoria rally: record di 11 titoli costruttori con l’apice a cavallo tra fine anni 1980 e anni 1990.

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